Baritono, uomo e contradaiolo. In un libro il ritratto inedito di Ettore Bastianini

Siena il 23/11/2016 - Redazione
Un viaggio nella vita di Ettore Bastianini e nella sua Siena. Venerdì 25 novembre alle ore 18.00 nei locali della Contrada della Pantera in via San Quirico n. 20 a Siena si terrà la presentazione del libro “Egli ci fu rapito…” (Betti Editrice), scritto da Martina Berti e Marcello Vanni. A presentare il testo il giornalista Daniele Magrini, con letture di Rita Ceccarelli, Lucia Donati e Carlo Borgogni. La serata si aprirà con l’ascolto della registrazione della romanza Ella mi fu rapita dal Rigoletto, cantata da Bastianini e si concluderà sempre in musica con la voce del tenore Umberto Ceccherini.

Il volume - Non una commemorazione, né una biografia, ma piuttosto un racconto della vita di Ettore Bastianini attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto davvero. Una narrazione nella narrazione dove le vicende di ieri si intersecano con quelle di oggi e dove i personaggi ci raccontano l’uomo Bastianini, dalla lirica agli amori, fino al suo legame indissolubile con Siena e con la Contrada della Pantera. Nel libro, come scrive Maurizio Bianchini nella prefazione del libro, si racchiude tutta l’essenza di una vita e dell’enorme vuoto che la sua scomparsa ha lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto o lo conosceranno leggendo queste pagine. A 50 anni dalla morte di Ettore Bastianini, i due autori hanno voluto presentare il famoso baritono senese da una diversa angolazione: l’artista, ma non solo. In questo lavoro si nota una complessa realtà narrativa in cui si intreccia la vita, i ricordi, i personaggi, le citazioni… quasi la sceneggiatura di un film che sapientemente traccia la storia e la vita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile in chi lo ha conosciuto. Così il ritratto che emerge di Bastianini non è quello che si può trovare nei tanti saggi pubblicati negli anni, ma un quadro che va dall’infanzia difficile, ai sacrifici per accedere al palcoscenico fino alla sua vita privata: gli amori, le rinunce, la precoce e incurabile malattia e, infine, il filo indissolubile con le sue origini, con la sua gente, con Siena e la sua contrada, la Pantera.
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