Così crudele è la fine. Mirko Zilahy completa la trilogia nella Roma archeologica tra mito e identità

Firenze il 19/06/2018 - Redazione
Sarà presentata mercoledì 20 giugno (ore 18) alla libreria Ibs Libraccio di Firenze la nuova opera di Mirko Zilahy che ripercorre la Roma archeologica e monumentale tra mito e identità dal titolo “Così crudele è la fine” (Longanesi  Editore). Insieme all’autore sarà presente Fulvio Paloscia  La Repubblica
 
La trilogia - Dopo aver analizzato il tema della giustizia nei luoghi della Roma post-industriale in “È così che si uccide” e il rapporto tra realtà e illusione muovendosi tra la mitologia greca e l’arte classica in “La forma del buio”, Mirko Zilahy arriva all’epilogo della sua trilogia ambientata a Roma. Con Così crudele è la fine l’autore esplora la multiforme idea dell’identità attraverso l’ultima battaglia col male del suo commissario Enrico Mancini. Nella capitale fiaccata dalla calura estiva, le ambientazioni dei racconti crudelissimi dell’antica Roma si trasformano nei luoghi di alcuni delitti che gettano una luce oscura sulla città e riempiono di inquietudine perfino le forze dell’ordine. Chiamato a indagare, il commissario Enrico Mancini per la prima volta dopo molto tempo si sente motivato e in forze. Ha chiesto l’aiuto necessario per uscire dall’abisso in cui era precipitato e le sedute con la sua psicologa diventano parte della caccia al killer. In questa ricerca si scontra con una realtà inattesa e feroce: costretto a rincorrere il colpevole tra i vicoli e le rovine della Roma più antica, il commissario capisce ben presto che il profilo dell’assassino è anomalo, sfuggente. E in un gioco di specchi a due, tra presente e passato, realtà e riflesso, la posta finale non è solo l’identità del serial killer, ma quella dello stesso Mancini. Un viaggio attraverso i luoghi della capitale e le pieghe più dolenti della sua storia, una corsa cieca a caccia di un’anima perturbata e inafferrabile come quella della città eterna.
 
L’autore – Mirko Zilahy (Roma, 1974), laurea in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Dracula di Bram Stoker, ha conseguito un Phd presso il Trinity College di Dublino dove ha insegnato Lingua e Letteratura Italiana. È giornalista pubblicista e collabora con il Corriere della Sera; è stato editor per Minimum Fax nonché traduttore letterario dall’inglese (ha tradotto, tra gli altri, il premio Pulitzer 2014 Il cardellino di Donna Tart). È così che si uccide e La forma del buio, i suoi primi romanzi, sono stati accolti con grande entusiasmo dai critici e dai lettori.
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