Dall’ombra alla luce, da Caravaggio a Tiepolo. Lectio magistralis di Vittorio Sgarbi al Gabinetto Vieusseux

Firenze il 07/02/2017 - Redazione
Il viaggio di Vittorio Sgarbi alla scoperta dei grandi artisti meno noti del Barocco italiano fa tappa a Firenze. Venerdì 10 febbraio alle ore 17.30 il Gabinetto G.P. Vieusseux di Palazzo Strozzi ospiterà la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo” (La Nave di Teseo). Un viaggio all’avventurosa riscoperta di artisti immensi: il confronto tra la Cleopatra di Guercino e quella di Artemisia Gentileschi, Franceschini, Caroselli, Cairo, Cagnacci. Un viaggio tra Roma, Napoli, la Calabria, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia, la Toscana, le Marche, che terminerà - in un’alternanza di ombre e di luci - a Venezia tra i cieli rosa e azzurri luminosissimi di Giambattista Tiepolo.

Il libro - Nel capitolo dedicato alla Toscana lo sguardo di Sgarbi si posa  sulle tele visionarie di Sebastiano Mazzoni, sui nudi languidi di Francesco Furini e sulla pittura gonfia e compiaciuta di Alessandro Rosi, uno dei più significativi e originali pittori del Seicento fiorentino. Passando da nomi della tradizione come Carlo Dolci e Giovanni Martinelli, da Firenze lo sguardo si allarga e si sofferma su Andrea Bolgi “dimenticatissimo ma non trascurabile" scultore di Carrara e allievo di Gian Lorenzo Bernini e sul senese Bernardino Mei, fino a qualche anno fa quasi completamente sconosciuto e a cui oggi è invece attribuito il ruolo di protagonista nel Seicento toscano.

Dall’ombra alla luce - La lectio magistralis verterà su uno dei secoli più affascinanti dell’arte: il Seicento. Segnato dalla fuga di Caravaggio e da una scia di caravaggeschi, è un secolo di grande invenzione e sensualità, con le sue ombre e le sue accensioni. Caravaggio muore nel 1610 lasciando dietro di sé una scia di fuoco. L’eco delle sue invenzioni scuote l’Europa e artisti da ogni dove si mettono sulle tracce delle sue opere. Questo quarto volume della storia e geografia dell’arte italiana di Vittorio Sgarbi prende avvio proprio da un inseguimento: Pieter Paul Rubens cerca Caravaggio a Roma ma non lo trova. Il pittore lombardo è già altrove e così Rubens nel 1608 lascia testimonianza di questo incontro mancato con una straordinaria Natività caravaggesca destinata all’Oratorio dei Filippini di Fermo.
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