Un’occasione per meglio comprendere i primi passi stentati della fama dantesca e analizzarne poi l’ascesa e l’affermazione ottocentesca. Lunedì 22 novembre alle ore 16.30 l’Archivio di Stato di Prato ospita la presentazione del libro di Fulvio Conti “Il sommo italiano. Dante e l’identità della nazione” (Carocci Editore). Interviene, oltre all’autore, Massimo Bucciantini dell’Università di Siena. Coordina Leonardo Meoni, direttore dell’Archivio di Stato. Sarà possibile seguire la presentazione anche online mediante Meet al link https://meet.google.com/xve-acam-kvb
 
Il libro - La figura di Dante quale Padre della Patria è oggi una delle immagini che più ricorrono per i 700 anni dalla morte del grande poeta. Eppure non sempre è stato così. Si può anzi dire che la luce sul personaggio Dante e sulla sua poesia si accese solo con la fine del '700 e l'inizio del Risorgimento, legando indissolubilmente il personaggio al mito patriottico. Il libro di Fulvio Conti su "Il sommo italiano. Dante e l'identità della Nazione" (Roma, Carocci editore, 2021) riprende proprio questa nota per far meglio comprendere i primi passi stentati della fama dantesca e analizzarne poi l'ascesa e l'affermazione ottocentesca. Affermazione che si sarebbe successivamente arricchita di ulteriori fioriture e prospettive nel Novecento, laddove al sostegno del canone liberale si sarebbero succedute la trasfigurazione fascista e la moltiplicazione comunicativa dell'Italia repubblicana.