Un’opera musicale in due atti per piccola orchestra, dieci solisti e coro, tutti bambini, per non dimenticare il dramma della Shoah. Sabato 30 gennaio (ore 16) va in scena al Teatro dei Rozzi di Siena “Brundibàr”, presentato da Associazione Quattroquarti, Gams di Scandicci e Accademia Musicale di Firenze.
L’opera - Brundibár racconta la storia di Pepicek e Aninka, due bambini orfani del padre che hanno bisogno di denaro per comprare il latte alla madre malata. Decidono quindi di esibirsi in canti e danze, come già fa un burbero musicista itinerante, Brundibár che, irritato dall'intrusione dei due, li fa scacciare dalla piazza. In loro aiuto arrivano tre amici animali che insieme ai piccoli mettono a punto un piano per sconfiggere il cattivo suonatore di organetto e guadagnare così i soldi necessari.
La storia - La prima stesura di Brundibár fu redatta da Hans Krasa fra il 1938 e il 1939, ma il precipitare degli eventi e l'incombere della Seconda Guerra Mondiale imposero all'autore di continuare a lavorarci dall'interno del campo di concentramento di Terezìn, dove venne deportato insieme ad altri musicisti ebrei cecoslovacchi. La prima esecuzione ebbe luogo il 23 settembre 1943, dentro il campo, con 55 repliche in pochi mesi. Il 23 giugno del 1944 la Croce Rossa Internazionale, allarmata dalle voci di genocidi di massa, visitò una parte di Terezìn, accuratamente rimessa a nuovo, con prigionieri, invalidi e infermi nascosti. Fu in quella occasione che assistettero alla rappresentazione di questa operina per ragazzi e orchestra, che venne anche filmata per finire poi in un cortometraggio nazista di propaganda politica. Continua quindi ad essere di grande attualità il valore della testimonianza storica portata da Brundibàr, oltre allo stretto nesso con la Giornata in cui si sceglie di non dimenticare l'orrore.
La produzione - Questa produzione, insignita della medaglia d'argento della Presidenza della Repubblica e delle medaglie di bronzo del Senato e della Camera, vede anche le musiche scritte da Kràsa, il testo di J.Hoffmann e la traduzione di Norma Lelli, con la partecipazione del coro dei bambini dell'Accademia Musicale di Firenze e dell'Orchestra Gams di Scandicci. Volfango Dami dirige e Lucia de Caro è il maestro del coro.
Info - La vendita dei biglietti, massimo 5 per persona, si effettuerà direttamente presso la biglietteria del Teatro dei Rozzi il giorno stesso della rappresentazione, a partire dalle ore 15, oppure on line su www.comune.siena.it.
Si ricorda che l'età consigliata per la visione è di almeno 7 anni. Per informazioni 0577 292225 oppure cultura_teatro@comune.siena.it
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