I Colori del Libro off. Il 18 novembre Francesco Ricci racconta in diretta Fb Storie d’amicizia e di scrittura

Siena il 14/11/2020 - Redazione
Da domenica 15 novembre anche la Toscana è in lockdown, ma grazie ad iniziative come #icoloridellibrooff continueremo a dare il nostro contributo per far conoscere editori, autori e produzioni letterarie. Mercoledì 18 novembre alle ore 18.30 vi aspetta in diretta sulla pagina Facebook di Toscanalibri.it Francesco Ricci con “Storie d’amicizia e di scrittura” (primamedia editore), un saggio che indaga una stagione nella vita letteraria italiana nella quale i libri, soprattutto a Roma, nascevano anche attraverso un incessante confronto con colleghi e amici, in una circolarità d’esperienze e di vissuti in cui ciascuno scrittore molto dava e molto riceveva in relazione al “mestiere di scrivere”. Dialoga con l’autore Massimiliano Bellavista.
 
Il libro - La scrittura viene spesso associata all’idea di solitudine, raccoglimento, silenzio. È all’interno della sua stanza-tana-cella monastica, infatti, che il poeta solitamente compone i suoi versi e la stessa cosa può dirsi del romanziere, del drammaturgo, del critico. Il momento della “socialità”, di conseguenza, sembra per lo scrittore iniziare sempre dopo, quando l’opera, ormai conclusa e pubblicata, è presentata al pubblico, divenendo oggetto di discussione e di giudizio. C’è stata, però, una stagione nella vita letteraria italiana – il trentennio che grosso modo inizia con la conclusione della seconda guerra mondiale – nella quale i libri, soprattutto a Roma, nascevano anche attraverso un incessante confronto con colleghi e amici, negli uffici di una casa editrice, in una trattoria, in un caffè all’aperto, in un appartamento privato, dove, in una circolarità d’esperienze e di vissuti, ciascuno scrittore molto dava e molto riceveva in relazione al “mestiere di scrivere”. In Storie d’amicizia e di scrittura Francesco Ricci si sofferma su otto dei maggiori protagonisti di quegli anni, distribuiti in quattro coppie: Giacomo Debenedetti e Umberto Saba, Natalia Ginzburg ed Elsa Morante, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, Cesare Pavese e Fernanda Pivano. Con loro, pagina dopo pagina, come in un romanzo, anche altri personaggi si fanno incontro al lettore (Italo Calvino, Giulio Einaudi, Carlo Emilio Gadda, Cesare Garboli, Leone Ginzburg, Carlo Levi, Alberto Mondadori, Enzo Siciliano) consentendogli di tornare a respirare il clima, fatto di coralità e di collaborazione, di quella stagione ormai lontana.

 
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