I consigli di Sienalibri per leggere la parola della Santa Patrona

il 29/04/2009 - Redazione

Nel tracciare un essenziale itinerario bibliografico sulla figura di Santa Caterina da Siena, non possiamo prescindere dalle sue opere che nel tempo hanno subito diverse riedizioni e traduzioni, a testimonianza del vivo e diffuso interesse verso la Santa senese. Le sue opere, in gran parte dettate, sono: Le Lettere, Le Orazioni pronunciate da S. Caterina, trascritte e successivamente diffuse dai suoi discepoli e Il Dialogo con la Divina Provvidenza, testo di alto valore teologico che gli valse il titolo di “dottore della Chiesa”.

Le Lettere manoscritte rinvenute fino ad ora sono 381, conservate in gran parte presso la Biblioteca Comunale di Siena, sono indirizzate a religiosi e laici, di ogni categoria e ceto sociale. Furono pubblicate per la prima volta in ordine cronologico nel 1860 con un’edizione critica a cura di Niccolò Tommaseo. L’Epistolario del Tommaseo avrà poi diverse edizioni successive tra cui è di particolare interesse quella curata da Piero Misciattelli (1913,1970) con alcune lettere dei discepoli in appendice.

Discepolo, confessore e primo biografo di S. Caterina fu Raimondo Da Capua che, sulla vita della Santa, scrisse Legenda Maior, testo anche questo tradotto più volte e a cui si affiancò successivamente la Legenda Minor di Fra Tommaso Da Siena detto il Caffarini, riedita dalla Casa editrice senese Cantagallo che si è occupata di diverse pubblicazioni sulla vita della Santa. Senza nulla togliere ai numerosi ed illustri studiosi che hanno tradotto e scritto opere su S. Caterina, vale la pena in ambito nazionale rilevare il contributo di Giuliana Cavallini che si è occupata, tra l’altro, di riedizioni critiche del Dialogo (1968, 1995) e in ambito internazionale, molto vasto da indagare ed in continuo sviluppo, va segnalata la pubblicazione nel 1915 da parte dello scrittore danese Jorgensen  di una biografia della Santa.

In ambito strettamente senese non possiamo certo dimenticare la grande adesione intimistica dello scrittore Federigo Tozzi al pensiero di S. Caterina e la sua passione per Le Lettere di cui ci è testimonianza il libro Le cose più belle curato dallo stesso Tozzi (Le lettere, 1996) con introduzione e nota al testo di Marco Marchi. Ricordiamo inoltre, tra i tanti, i libri di: Alessandro Falassi, La Santa dell’Oca  (Mondadori, 1980); Alfredo Scarciglia, Santa Caterina nei documenti papali (Cantagalli, 2002);  Paolo Nardi, Santa Caterina e il ritorno del Papa (Cantagalli, 2007); Elena Ascoli, Caterina Da Siena educatrice: Io voglio. Paradosso della libertà (Betti, 2008).

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