Il Costituto Senese a portata di ragazzi. In estate l’uscita del nuovo libro di Duccio Balestracci

il 01/02/2010 - Redazione

Ha fatto tanto parlare di sé e, proprio in occasione dei suoi 700 anni, continua ad essere celebrato con convegni, lezioni e addirittura con la dedica di un drappellone. E sebbene il Costituto Senese, una vera e propria “Costituzione” ante litteram, sia stato redatto nel 1309 per la prima volta in volgare e non più in latino per essere alla portata del popolo, ancora oggi è per molti un “oggetto oscuro”. Per chiunque voglia quindi conoscere meglio questo documento fondamentale nella storia della democrazia, sia che si tratti di ragazzi sia di adulti che però non hanno confidenza con gli statuti medievali, Sienalibri consiglia “Il Costituto spiegato ai ragazzi. Il primo statuto in volgare del comune di Siena (1309-1310)” di Duccio Balestracci, che sarà pronto e fruibile al pubblico a ridosso dell’estate. Obiettivo del volume far capire che gli statuti medievali sono strumenti giuridici finalizzati a bilanciare gli interessi dei gruppi e dei singoli nelle istituzioni comunali che, a differenza di oggi, non sono organi democratici bensì strutture corporative dove convivono interessi di gruppi diversi che proprio per questo devono trovare modo di coesistere. Partendo dall’analisi della bozza del primo testo statuario medievale in volgare, “Breve di Montieri” (1219) - un brogliaccio di appunti buttati giù come promemoria per gli statuari prima di trasferire la materia in latino - il volume spiega innanzi tutto come si forma uno statuto. Vengono poi illustrati la struttura dello statuto e i contenuti di ciascuna parte dello statuto stesso, mettendo in evidenza le addizioni e gli emendamenti successivi alla data di emanazione. Uno dei punti su cui l’autore concentra maggiormente l’attenzione è l’uso del volgare al posto del tradizionale latino; una scelta tesa a favorire la comprensione dello statuto, e quindi delle norme e delle leggi che regolavano la vita pubblica, anche da parte della gente comune che il latino non lo conosce. Probabilmente il volume, ancora in corso d’opera, sarà arricchito da un saggio del costituzionalista Enzo Cheli che illustrerà come nasce una Costituzione e farà capire al lettore non specialista se una carta costituzionale si può rapportare, ed eventualmente in quale misura, con uno strumento quale lo statuto medievale.

Simona Trevisi

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