Il delitto e il complotto. Quell'ombra su Arturo Toscanini nel giallo di Iannarone

Firenze il 04/04/2018 - Redazione
Venerdì di Repubblica lo ha definito "Un giallo storico da manuale", mentre La Stampa "La vera storia del coinvolgimento del grande musicista antifascista in un delitto rimasto oscuro per decenni". Si tratta de "Il complotto Toscanini" di Filippo Iannarone, al suo esordio leterario. Giovedì 5 aprile la presentazione a Firenze alla Libreria Feltrinelli (via de' Cerretani, ore 18.00). Con l'autore anche la giornalista Laura Marzi.

Piazze, provincia di Siena, 1935. È notte quando la quiete immobile della cittadina toscana viene squarciata da un grido. Di fronte alla folla riversatasi in pochi istanti tra le vie, il corpo inerme di un uomo ucciso da una serie di violente percosse: si tratta di Alberto Rinaldi, solo all’apparenza un comune medico di provincia. In realtà, un luminare della medicina del tempo. Grazie alle sue cure miracolose, infatti, tra i suoi pazienti si annoverano personalità di spicco in Italia e in Europa, fino in America. Malgrado l’attenzione dei giornali e della famiglia della vittima, però, le indagini e il processo si rivelano una farsa, nulla viene chiarito dalla giustizia e tutto scivola nell’oblio. Quattordici anni dopo, nel 1949, il presidente della repubblica Luigi Einaudi vuole conferire la nomina di senatore a vita al grande compositore e direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Sul passato del maestro, però, c’è un’unica ombra: il suo nome compare tra i documenti dell’indagine per l’omicidio di Rinaldi, e in quella delicata fase storica di transizione repubblicana è necessario che nessun personaggio pubblico abbia scheletri nell’armadio. Ma perché la morte di Rinaldi ha a che fare con Arturo Toscanini? Che cosa legava lo scienziato e il maestro? E perché una nuova indagine potrebbe far emergere un coinvolgimento di Toscanini in quella morte spaventosa?

Il colonnello Luigi Mari, figura eroica dell’antifascismo liberale, affiancato dal giovane tenente Barbetti, viene incaricato di far luce su un mistero che dura ormai da troppo tempo. Tra depistaggi, colpi di scena e congetture fruttuose, Mari cercherà di scoprire una verità che in molti hanno voluto celare. Il legame tra un genio della direzione musicale e un genio della scienza medica sono l'occasione per narrare del coraggio, dell'audacia e dell'Italia della ricostruzione dopo la tragedia della guerra e del fascismo.
 
La documentazione sulla nomina a senatore a vita del maestro Toscanini è stata estratta dall'Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, esaminato dall’autore prima della stesura del libro. Il personaggio di Mari è ispirato alla vita e alle vicende realmente vissute dallo zio dell’autore, il Generale Michele Iannarone, che fu responsabile dell'intelligence del Fronte Militare Clandestino di Liberazione e Comandante del Primo Raggruppamento, a fianco del colonnello Lanza di Montezemolo. L’autore possiede i documenti storici originali che ne attestano l’operato, i cui dettagli e risvolti hanno acceso l’ispirazione de Il complotto Toscanini.
 
L'autore - Filippo Iannarone è nato a Roma nel 1954. Laureatosi in Giurisprudenza, ha proseguito gli studi sulla giurisdizione criminale nel XVI secolo presso l’Archivio Vaticano e presso la Scuola di Paleografia, Diplomatica e Codicologia. Ha lavorato nel gruppo Eni, creato un proprio studio legale, è poi diventato imprenditore nel settore alberghiero. Attualmente vive in Germania. Il complotto Toscanini, il suo primo romanzo, è il frutto di studi, letture e un grande amore per la musica
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