L'ultima rosa di aprile. La vera storia della Venere di Botticelli nel libro di Simona Bertocchi

Castagneto Carducci il 06/10/2017 - Redazione
Simonetta Cattaneo, musa di Botticelli che la immortalò nella sua Venere, fu il simbolo della bellezza rinascimentale. A lei è dedicato il libro di Simona Bertocchi “L’ultima rosa di aprile” (Giovane Holden Edizioni) che verrà presentato giovedì 12 ottobre alle ore 18.00 a Castagneto Carducci, nella Sala Teresa del Castello della famiglia Della Gherardesca in via dell’Indipendenza n. 1. Oltre all’autrice, sarà presente in qualità di relatrice Patrizia Fiaschi. Modera Enzo Masci. Simonetta Cattaneo Vespucci sarà impersonata da Sara Tognini mentre la Scuola di Danze Rinascimentali Sara Tognini proporrà danze e coreografie del 1500 su musiche di Sergio Chierici. Letture a cura degli attori della scuola di teatro Artimbanco di Cecina guidata da Carlo Rotelli. Segue brindisi di ringraziamento ai presenti.
 
Il libro – Se tutti conoscono, grazie al genio del pittore fiorentino, le sembianze della Venere del Botticelli, poche sono le fonti storiche a cui attingere per tratteggiarne il profilo. Andò in sposa a sedici anni al nobile Marco Vespucci, che ben presto perse interesse verso di lei, segnò un’epoca e una corte, quella della prima signoria d’Italia: Firenze. La sua grazia, la sua volontà a ribellarsi a un matrimonio infelice, la sua natura anticonformista le conquistarono l’ammirazione di Lorenzo il Magnifico che la definì la sans par e l’amore di Giuliano de’ Medici ma le attirarono anche l’antipatia delle dame fiorentine sì come la sua personalità inquieta incantò poeti e artisti. Fu al centro di intrighi, scandali, alleanze strategiche; oggetto e soggetto di passioni divoranti e di espressioni d’amore cortese. Morì giovanissima a soli ventitré anni forse per tisi o forse vittima di avvelenamento. Ed entrò nel mito, lei che in vita non aveva mai cercato la fama. Simona Bertocchi, in perfetto equilibrio tra Storia e narrazione, ne traccia una sorta di biografia lirica in cui misteri e colpi di scena si susseguono al ritmo di una danza rinascimentale in cui si muovono le tre anime del racconto: la splendida Simonetta, il giovane e colto Giuliano, il genio artistico di Botticelli.

L’autrice - Simona Bertocchi è nata a Torino ma è toscana di adozione e vive a Montignoso, provincia di Massa Carrara. Per necessità lavora nel settore del turismo, ma l’altro mestiere, quasi in parallelo è scrivere. Al momento ha 7 libri editi, alcuni dei quali giunti alla seconda edizione. È appassionata di viaggi, di tango, adora il buon vino e divora libri e film in bianco e nero. Saltuariamente organizza e conduce salotti culturali e letterari in Toscana con la collaborazione di importanti associazioni.
 
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