Oltre le barriere della mente: disabilità, relazione e integrazione. Presentazione a Siena l’11 febbraio

il 08/02/2010 - Redazione

Una riflessione articolata e partecipata sul mondo della disabilità che tenta di individuare un possibile percorso che porti ad una reale integrazione della persona disabile nella società. E’ questo l’ambizioso obiettivo del volume “Oltre le barriere della mente” di Orlando Quaglierini (Ed. Del Cerro) che sarà presentato giovedì 11 febbraio alle 17,15 alla Libreria Becarelli di Siena. Alla presentazione parteciperanno, oltre all’autore, Rita Baragli, terapista, Gianni Scopelliti, presidente dell’associazione ‘Sesto senso’ di Siena e Carlo Catarsi, docente di sociologia dei processi culturali all’università di Firenze.

Il contesto sociale – A trent’anni dall’emanazione della legge 517, che segnò l’inizio dell’inserimento dei disabili nelle scuole, sono stati compiuti non pochi passi avanti - e non solo in ambito scolastico – per quanto riguarda, appunto, l’inserimento dei disabili in ogni ordine di scuola. Ma se si parla di reale integrazione, ovvero di relazione e di scambio interpersonale fra gli studenti disabili e non, e fra i disabili e il resto del mondo, a che punto siamo? Nell’ambito delle relazioni umane, infatti, non ci sono leggi a garantire un’integrazione reale, effettiva e affettiva.

Il volume - Il contributo offerto dal lavoro di Orlando Quaglierini ha l’obiettivo di stimolare una riflessione su “come stabilire una riflessione significativa con le persone disabili”, come recita il sottotitolo del volume. E solo l’informazione, la conoscenza delle aspettative, potenzialità e bisogni delle ‘diverse abilità’ che coinvolga di volta in volta tutte le componenti sociali (insegnanti, terapisti, medici, familiari…) possono rappresentare la chiave per raggiungere un obiettivo così fondamentale.
Il libro nasce sia dall’esperienza professionale di Quaglierini, sia da quella personale e familiare: l’autore infatti ha un figlio al quale una sofferenza neonatale ha causato la tetraparesi spastica. Dunque una vita in prima linea, raccontata nei brevi capitoli in cui il volume è suddiviso, attraverso ricordi ed emozioni e un invito sotteso a tutto il lavoro: “accogliere e lasciarsi provocare dalla disabilità” perché, come ricorda l’autore citando il libro “Nati due volte” di Giuseppe Pontiggia, “i figli diversamente abili nascono due volte: la prima volta è come li fa la natura; la seconda è come li plasma l’amore”.

Anna Savelli

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