Paradossi d'architettura. Il diario scorretto di Gaetano Lisciandra, urbanista globale

Firenze il 02/10/2018 - Redazione

Un viaggio tra tutte le forme di una città e il loro significato. Il libro è di Gaetano Lisciandra e s'intitola “Paradossi d’architettura, Pensare luoghi, vivere paesaggi, abitare città diario scorretto di un urbanista globale”. La presentazione è in agenda per mercoledì 3 ottobre (ore 18) alla libreria Ibs Libraccio di Firenze: insieme all'autore, saranno presenti Giovanna Franco Repellini (architetto), Alberto Breschi (architetto), Massimo Gennari (architetto) e Maria Pia Balestri (curatrice del libro).

 

Il libro - Quel che abbiamo di meglio, i valori in cui ci riconosciamo, le istituzioni democratiche, la cultura e l’arte, lo dobbiamo alle città. Insieme di case, strade, spazi collettivi, organizzazione, lavoro, nate dall’idraulica applicata all’agricoltura tra il Tigri e l’Eufrate: gli antichi frequentatori di quelle regioni, periodicamente inondate dai fiumi, avevano capito che facendo scorrere l’acqua nei canali avrebbero potuto smetterla di errare alla ricerca di sempre nuove terre da coltivare fino al loro inevitabile inaridimento. Avevano finalmente trovato un luogo in cui fermarsi, stare e, organizzandosi con altri, produrre molto di più dello stretto necessario per la loro sopravvivenza. Con la città nacquero le chiese, i tribunali, gli eserciti, gli scribi, le scuole, la nettezza urbana. Nacquero la divisione e lo sfruttamento del lavoro. Questa è la natura della città: organizzazione stanziale per produrre e scambiare beni e servizi e per regolamentare i conflitti in modo, per l’appunto, civile. La città è lavoro, intelligenza, cultura, arte. E’anche movimento, confusione, lotta, sporcizia, rumore. La città è splendore e miseria, cultura e ignoranza, bellezza e degrado, bontà e cattiveria. Allo stesso tempo è lo sforzo di tenere sotto controllo tutta questa energia, ad evitare che esploda o che si esaurisca.


 

L'autore - Gaetano Lisciandra, nato nel 1947 e laureatosi all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia nel 1972, ha svolto attività professionale nel campo dell’urbanistica e dell’architettura. Socio effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica dal 1983, è stato presidente della Sezione Lombardia e membro del Consiglio Direttivo Nazionale. Ha collaborato con università italiane e straniere.


 

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