Pascal editrice al fianco dei giovani scrittori. Parla Fausto Tanzarella

il 03/06/2009 - Redazione

Dovete all’ostinazione dei miei numerosi figlioli e al fatto che io, Jacopo da Gavorrano, abbia ormai superato i settant’anni, l’impiccio di trovarvi tra le mani queste vecchie cronache…” Inizia con questo avviso ai lettori il nuovo romanzo di Fausto Tanzarella, editore e scrittore senese d’adozione. “I giorni del corvo” è il titolo del romanzo ambientato nella Siena del 1348 paralizzata da un diabolico intrigo, che renderà il protagonista un precursore della moderna criminologia. Tanzarella dopo esser stato per anni, fino alla pensione, un funzionario di banca, ha deciso di mettere a frutto la sua vera passione per i libri e per Siena, creando la Pascal Editrice. La piccola azienda ha editato circa ottanta libri in sei anni, quasi tutti inediti. La mission delle tre anime che hanno dato vita la progetto, Fausto Tanzarella, il figlio Dario e Francesca Paoli, è quella di pubblicare testi di letteratura, arte e storia locale, perché “sono un giacimento infinito” come li definisce Fausto. La Pascal pubblica anche la rivista letteraria “Il Chiasso Largo”, libri e anche riviste specializzate per la casa editrice che in questi giorni festeggia l’avvicinamento al cuore della città, con la nuova sede in via Banchi di Sopra, 31.

Come è nata la Pascal Editrice?
“E’ nata nel 2003 con l’idea di fare ciò che fanno normalmente le case editrici senesi ovvero dare attenzione alla storia e alle tradizioni senesi. Il nostro valore aggiunto è quello di recepire i vari fermenti di scrittura creativa che circolano soprattutto a livello giovanile. Ci siamo posti come una casa editrice senese ma non solo”.

A chi è rivolta la rivista letteraria Il Chiasso Largo?
“A coloro che hanno capacità di recepire e accogliere le diverse istanze letterarie. Pubblichiamo infatti articoli, poesie, saggi e recensioni. La rivista prende il nome dalla via d’accesso più grande a Piazza del Campo. Per noi significa l’idea di scambio, di contaminazione e di comunicazione tra l’interno e l’esterno della città, la rivista pubblica autori senesi ma anche europei”.

Nei periodi di crisi reggono meglio i settori che solitamente sono più in difficoltà, è così anche per l’editoria senese?
“Assolutamente si, siamo più abituati al morso della crisi. Inoltre il libro è il migliore regalo a basso costo che si possa fare. Stiamo vendendo più libri, perché regalare un libro è regalare una parte di sé, il proprio modo di essere, di vedere e di vivere, spendendo poco”.

Il suo ultimo romanzo “I giorni del corvo” sta riscuotendo un buon successo, tanto che alcuni lettori chiedono il seguito, ci sarà un sequel?
“I lettori mi raccontano di leggere il mio libro seguendo l’itinerario delle vie di città nominate nel romanzo. I due investigatori Bernardino e Jacopo percorrono la città facendo immaginare al lettore la Siena Medievale. Nel romanzo descrivo Siena, che è da sempre una città dove tutto è mosso dal denaro. La fine di questo libro annuncia un seguito”.

Elisa Manieri

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