Quattro colpi a Togliatti. La versione dell'attentatore raccontata da Stefano Zurlo

Lucca il 01/03/2019 - Redazione
Appuntamento venerdì 8 marzo alle 18   alla   Biblioteca Civica Agorà a Lucca, per il ciclo di incontri "Autori all'Agorà",  a cura di LuccAutori e Biblioteca Agorà. Il giornalista Stefano Zurlo  presenta "Quattro colpi per Togliatti". Intervengono Demetrio Brandi e Elena Marchini.

Il libro - Forse non tutti sanno che l’Italia è stata sull’orlo della guerra civile.  Era il 14 luglio del 1948, e il Paese si avviava faticosamente a uscire dalle macerie del conflitto mondiale, quando un giovane di 25 anni cerca di uccidere Palmiro Togliatti, capo del Partito comunista. Antonio Pallante, l’autore dell’attentato, racconta per la prima volta la sua storia: dai cinque anni in seminario a quel colpo di pistola che nel ’43 interruppe le linee telefoniche fra Roma e Tripoli, fra il Duce e la Libia, e lo mandò quasi sotto processo, dalla carriera da giornalista per «L’Uomo Qualunque» agli scontri violenti con i militanti comunisti siciliani mentre nell’isola sbarcavano gli Alleati. Fino a quel giorno di luglio, quando i colpi della Smith & Wesson comprata al mercato nero di Catania feriscono il Migliore, e per lui si spalancano le porte del carcere. E poi il processo, gli anni della detenzione, la libertà e la vecchiaia: una pagina di storia che per magia torna, o potrebbe tornare attualità. Cronaca. Dà le vertigini, come un meteorite precipitato dal cielo.
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