Scrivere emozioni sopra le righe. Intervista ad Andrea De Carlo

il 09/12/2008 - Redazione

 Chi non ha passato pomeriggi interi chiuso in camera a leggere e appassionarsi ai suoi romanzi o magari semplicemente a immedesimarsi nei suoi personaggi? Andrea De Carlo, a Siena in occasione di Leggere è Volare, ha presentato agli studenti il reading “Durante” tratto dal suo ultimo romanzo. È uno tra gli scrittori contemporanei italiani che, dal suo primo romanzo “Treno di panna” a “Due di due” passando da “Uto” e “Di noi tre” fino ad arrivare alla sua ultima pubblicazione, è riuscito sempre ad appassionare i lettori con storie, racconti e intrecci raccontando in una maniera straordinaria valori profondi come l’amicizia e l’amore.
Da cos’è stato ispirato e quindi com’è nato questo romanzo?
"Nasce dalla voglia di poter raccontare i rapporti umani, i rapporti fra uomini e donne e quelli che una persona ha tra la propria vita reale e quella immaginaria ovvero quello che uno è e quello che vorrebbe essere. Per fare questo avevo bisogno di un personaggio che mi facesse un po’ da fulcro e da questo è nato Durante. È uno “strano essere” che arriva da non si sa dove ma che ha una capacità incredibile: destabilizzare gli altri, cioè costringerli a venire allo scoperto, fuori dalle loro certezze e dalle loro abitudini".
Durante è un personaggio “fuori dalle righe”. Quanto c’è di Andrea De Carlo in questa figura?
"Non è proprio il mio ritratto. Durante è un personaggio estremo, dice esattamente quello che pensa e sente senza preoccuparsi delle conseguenze, è uno che vive sospeso nel momento senza alcune legame con il passato o con il futuro. Sicuramente ha una componente in cui io mi riconosco, in cui chiunque può ritrovare un parte di sé: quella irrequieta e sognatrice"
Questo romanzo è ambientato nelle Marche, dove lei vive da qualche anno. Quanto influisce il rapporto con un luogo o un paesaggio per la stesura di un libro?
"Influisce molto perché ogni scrittore parla delle cose che conosce compresi i luoghi che offrono tante suggestioni. Ho ambientato tanti dei mie romanzi in città però la campagna riesce a regalarti molte emozioni in maniera particolare la vita che si svolge in campagna e le comunità che si creano".
Ha portato al Teatro dei Rozzi il reading di Durante in occasione di Leggere è Volare. Com’è cambiato il rapporto tra lettura e ragazzi negli ultimi anni?
"Quando ho pubblicato il mio primo libro mi dicevano che i ragazzi non leggevano più poi ho scoperto che non è affatto così. Ovviamente non leggono qualunque cosa gli venga proposta e qui entra in gioco anche il ruolo della scuola che ha il compito di suggerire ai ragazzi dei libri che gli facciano scoprire la passione per la lettura e non dargli il senso del dover leggere a tutti i costi. Però se un ragazzo scopre da solo la bellezza della lettura diventa estremamente appassionato".

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