Tragica Notte. Un film e un saggio per ricordare Delfino Cinelli, industriale e scrittore

Sesto Fiorentino il 27/05/2019 - Redazione
Un’occasione per ricordare Delfino Cinelli (1889-1942), industriale, poeta, romanziere; insomma un letterato che, sfuggendo alle definizioni e agli incasellamenti, affascina, incuriosisce e offre ancora spunti di riflessione. Martedì 28 maggio alle ore 21.15 si terrà la proiezione del film “Tragica Notte” di Mario Soldati (1942), preceduta da una breve introduzione a cura di Sara Renda e Silvia Tozzi. Il film è tratto dal romanzo “La Trappola” di Delfino Cinelli, recentemente pubblicato all'interno di un volume più ampio dedicato alla riscoperta di questo stimato letterato toscano "Delfino Cinelli (1889-1942) Da industriale del cappello di paglia a scrittore di talento" (Florence Art Edizioni). L’iniziativa è organizzata nella Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino nell'ambito di "Maggio di Libri".

La storia - Nella Signa di fine Ottocento, il nome Cinelli era sinonimo dell’industria del cappello di paglia, celebre in tutto il mondo. Delfino, membro di quella rinomata famiglia, grazie alla sua padronanza della lingua inglese, per anni si occupò dei rapporti con il mercato estero finché, improvvisamente, non decise di dedicarsi a tempo pieno – e con successo – all’amore della sua vita, la scrittura. Poeta, ma soprattutto romanziere e ricercato traduttore (con Elio Vittorini tradusse i racconti di Edgar Allan Poe), frequentò figure del calibro di Bernard Berenson, Luigi Pirandello e Marta Abba – lo descrisse come uno dei pochi intellettuali ad avere una chiara visione dell’Italia dell’epoca.
 
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