Venerdì 20 marzo Massimo Lippi a Siena presenta il suo Exilium

il 16/03/2009 - Redazione

Un libro in cui il poeta, già dal titolo, imprime alla materia del suo canto una spontanea ricerca dell’Assoluto nel transito tribolato dei giorni nostri. Si tratta di “Exilium” (Cantagalli Editore), la nuova raccolta di poesie di Massimo Lippi, che sarà presentata a Siena, nell’aula magna dell’Università degli Studi, venerdì 20 Marzo (ore 17,30). Parteciperanno Roberto Barzanti, presidente dell’Accademia Senese degli Intronati, Pietro Clemente, dell’Università degli Studi di Firenze, Antonio Prete, dell’Università degli Studi di Siena e Paola Lambardi.

Il volume - Si percepisce in questi versi la concitazione, il furore creativo, lo sdegno ma anche la tenerezza di immagini brevi e illuminanti e persino filastrocche, reinventate, dell’infanzia. Novanta poesie che coprono una stagione dell’anima più che un arco di tempo: 1980-2008. Lippi scava ed esperimenta nel suo originale linguaggio colto e stratificato, ricco di metafore, nelle storie quotidiane e nelle sue fulminanti sentenze, che non ammettono appello, per consegnarci una materia incandescente che emana dalla sua visione poetica, dalla sua mistica fiamma di senese antico. Appronta inoltre un glossario, quasi una tavola imbandita dal suo popolo dove il lettore va spiluzzicando il cibo delle parole native, il vivo eloquio dei maestri scalzi, la sonorità battente e soave che pervade la sua poesia. L’esilio del poeta è il tema dominante di queste liriche che talvolta pigliano la strada epica del poemetto, sempre con la vibrante malinconia dell’infanzia del poeta e del mondo prima del peccato originale.

L’autore - Massimo Lippi, poeta ed artista, è nato a Ponte a Tressa (Siena) il 14 gennaio 1951. Dopo un lungo tirocinio nel mondo delle arti si è laureato con il massimo dei voti presso l’Università di Siena. La sua maggiore ricchezza espressiva gli deriva dall’infanzia, vissuta libera e selvaggia nella campagna senese, prima del grande diluvio della modernità. Lippi ha viaggiato per motivi di studio e di lavoro in gran parte del mondo, lasciato significative opere in Spagna, Stati Uniti d’America, in Germania e in importanti collezioni private in Italia e in Europa. Ha esposto al Metropolitan di Tokio. Ha pubblicato cinque libri di poesie, meritandosi l’attenzione dei maggiori critici e poeti del secondo novecento. I suoi vasti interessi culturali ed espressivi lo hanno impegnato come scrittore e regista di teatro. Seppur nel suo appartato mondo interiore tiene contatti culturali con artisti, poeti e uomini di cultura di tutto il mondo; privilegiando però la sua terra, le sue tradizioni, di cui è un testimone appassionato e ferito.

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