“Westuff 1984-1987: moda, arte, spettacolo nella Firenze underground”. Incontro al Museo Novecento

Firenze il 14/03/2017 - Redazione
Jean Paul Gaultier, Fernanda Pivano, Anna Piaggi, Luigi Ghirri: questi solo alcuni dei grandi personaggi intervistati. Gli anni ’80 visti da Firenze e raccontati attraverso le pagine di una rivista, Westuff, con cui ha collaborato e di cui ha parlato in una sua opera anche lo scrittore Pier Vittorio Tondelli. A ripercorrerne la storia e il ruolo nella scena culturale di quel tempo, saranno i suoi fondatori, Bruno Casini e Maria Luisa Frisa, assieme alle storiche dell’arte Ilaria Cicali e Giorgia Marotta, mercoledì 15 marzo alle 17.30 al Museo Novecento, in occasione dell’incontro “Westuff 1984-1987: moda, arte, spettacolo nella Firenze underground”.
 
Gli albori del progetto- Il progetto editoriale nasce a Firenze nel dicembre del 1984, dall’incontro di Bruno Casini, Stefano Tonchi e Maria Luisa Frisa, in un momento storico in cui la città è animata da un grande fermento culturale e giovanile. Lo stesso fermento che racconta Tondelli in “Un weekend postmoderno”, anche lui firma della rivista nei suoi primi numeri: “Disegnatori, architetti, teatranti tecnologici, artisti, musicisti, etichette indipendenti, riviste e fanzine come Westuff e La voce del Boper. A Firenze, annota Bruno Casini, trentatrè anni, animatore culturale tra i più impegnati e meticolosi si sta sperimentando di tutto. Sì, vuoi una formula? A Firenze, la vita è sperimentata! Ma perché proprio ora questa esplosione? Era inevitabile prosegue Casini dopo anni e anni di underground. Dopo una vita sotterranea alla ricerca di nuovi assetti, nuovi spazi, nuove possibilità creative. Era inevitabile che scoppiasse… E ora si sperimenta di tutto, dal trend, che nasce proprio qui, a nuove formule di divertimento mondano”.
 
La rivista - Westuff si propone di raccontare da un osservatorio privilegiato, come poteva essere la Firenze di quegli anni, le “cose dell’Occidente”, come recita il suo nome, ovvero la scena artistica italiana e internazionale, spaziando dallo spettacolo alla moda. Il tutto con uno sguardo rivolto verso le grandi capitali, quali Londra, Parigi, New York: la rivista infatti è bilingue, italiano e inglese, e viene distribuita anche all’estero, nell’ambito di sfilate o eventi. La redazione in pieno centro (via Fiume) diventa presto un vero punto di riferimento, facendo da collettore di tutto ciò che gravita intorno al mondo della musica, della moda e dell’arte, negli anni del “rinascimento rock” fiorentino.
 
Info - Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’ingresso non prevede l’accesso al percorso museale.
 
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