Libreria Quattro Zecchini, in Valdinievole uno spazio a misura di bambino

Serena Bedini

04/03/2019

Sfido chiunque a non aver immaginato cosa avrebbe fatto con i quattro zecchini d’oro quando, leggendo “Le avventure di Pinocchio”, si è trovato al punto in cui il burattino più famoso del mondo pensa di poterli sotterrare perché crescano e diventino un albero carico di monete. Io, da bambina, mi sono posta il problema e ho sempre fantasticato su tutto quello che avrei potuto comprare con gli zecchini: giochi, dolci, bambole… Poi mi risvegliavo dai sogni e tornavo alla realtà, continuando a leggere cosa invece avvenne a Pinocchio quando giunse nel Campo dei miracoli. Eppure c’è chi non solo non ha smesso di sognare, ma dei quattro zecchini rimasti in mano a Pinocchio ha fatto una libreria. Ecco perché stamattina mi sono recata in Valdinievole, a Pieve a Nievole per l’esattezza, alla Libreria Quattro Zecchini – per l’appunto! – dove mi incontrerò con Arianna Innocenti, la libraia che, insieme a Elisa Parlanti sua socia, ha dato vita a questa avventura. Arrivo in via Giacomo Matteotti 87 ed entro: la Libreria Quattro Zecchini è specializzata per bambini e ragazzi (0-14 anni) e l’ambiente appare in effetti allegro e piacevole; dominano il rosso, l’azzurro e il giallo e il pavimento a parquet dona una nota di calore all’insieme, rendendolo rassicurante e accogliente. Mi guardo intorno e mi immagino questo spazio affollato di tanti piccoli lettori, alle prese col loro primo libro, magari seduti qua e là su cuscini variopinti o assorti a curiosare tra gli scaffali. Mentre sono lì, persa nelle mie considerazioni, qualcuno mi batte sulla spalla e io mi ritrovo faccia a faccia con Arianna Innocenti. Ci presentiamo: dalla sua voce calda e dai suoi modi diretti percepisco la sua empatia e il suo carattere solare.
 
Arianna, una domanda è d’obbligo prima di qualunque altra: perché il nome della libreria è Quattro Zecchini? Il Gatto e la Volpe ci hanno messo lo zampino?
Indubbiamente dipende dalla lettura del più celebre libro per bambini italiano, ma anche dal fatto che tutto è cominciato grazie alla collaborazione di quattro donne, ossia io, la mia socia Elisa Parlanti e le nostre due rispettive sorelle. Nel 2005 avevamo costituito una cooperativa insieme ad altre cinque donne: era la cooperativa Giodo’ (Giovani Donne) e organizzava eventi culturali sul territorio, attività legate alla didattica museale e laboratori per bambini in biblioteca. Poi, tuttavia, poco a poco, la cooperativa si è disgregata perché ciascuna delle socie ha preso nuove strade e così siamo rimaste io ed Elisa, determinate a realizzare un sogno nel cassetto: aprire una libreria. Allora abbiamo costituito una società che si chiama ancora una volta Giodo’ e poi il 15 dicembre scorso abbiamo aperto la Libreria Quattro Zecchini… ed eccoci qua!
 
Che bella storia, Arianna! E quindi… com’è il mestiere di libraia? Insomma, voglio dire: prima era un sogno, adesso è la realtà… e la realtà è come il sogno?
Beh… diciamo che per il momento è molto impegnativo, anche perché io ed Elisa dobbiamo continuare a portare avanti molti dei lavori che già facevamo prima. Per questo motivo oltre al carico di lavoro in libreria, abbiamo anche da condurre delle attività correlate. Ad esempio, qui ogni pomeriggio organizziamo attività di assistenza allo studio così da aiutare i bambini a fare i compiti e a sostenerli nel percorso scolastico. Si tratta di un servizio prenotabile per un giorno o acquistabile in pacchetti ed è teso a evitare che i compiti gravino sul ménage domestico, magari diventando un’ulteriore prova da sostenere per i genitori stanchi, di ritorno dal lavoro, che si trovano a discutere con i ragazzi perché non hanno eseguito esercizi e temi come richiesto dai docenti. Durante i pomeriggi aiutiamo piccoli e grandi nella redazione di temi, mappe mentali, schemi, ecc. Inoltre organizziamo attività didattiche ed inviti alla lettura nelle scuole di ogni ordine e grado, collaboriamo con l’Associazione Teatrale Pistoiese mettendo in essere vari tipi di eventi, tra cui ad esempio Una notte a teatro, una bella iniziativa presso il teatro Yves Montand di Monsummano Terme durante la quale i bambini dormono al teatro. Insomma, sebbene il lavoro sia molto e gravoso, bisogna dire che riusciamo, io ed Elisa, a divertirci e a realizzare tante attività interessanti. E dal prossimo anno, vorremmo anche cominciare a collaborare con alcune scuole circostanti…
 
Quali mezzi utilizzate per promuovere tutte queste attività?
Ovviamente Facebook, nemmeno a dirlo! Bisogna ammettere che è di grande aiuto, soprattutto perché la nostra libreria è nata da poco e deve ancora farsi conoscere e poi anche perché si trova in provincia, dove gli spazi sono molto meno raccolti rispetto alla città e quindi le voci corrono un po’ meno rapidamente. Ad esempio, per il primo reading che abbiamo organizzato in libreria, la sola pubblicazione dell’evento su Facebook ha permesso nel giro di poche ore di farci registrare il tutto esaurito per i posti a sedere.
 
Qual è un libro che consiglieresti a un piccolo lettore che entrasse in questo momento nella tua libreria?
Sicuramente uno degli albi illustrati di Beatrice Alemagna (Topipittori Edizioni). In particolare ce n’è uno che amo molto ed è Un grande giorno di niente, in cui l’isolamento dalle “meraviglie” di Internet consente al protagonista un’imprevedibile e insolita giornata all’aria aperta, un’avventura inaspettata nel bosco alla scoperta dei segreti magici della natura.
 
Mica male…! Vorrei che succedesse anche a me! A proposito di ragazzi troppo spesso dipendenti da smartphones e dispositivi elettronici, come pensi che sia possibile indurre un bambino ad amare i libri?
Sicuramente quello che più conta, soprattutto per i bambini molto piccoli, è l’esempio dei genitori. Il babbo e la mamma che leggono loro dei libri, che li incuriosiscono e che li avvicinano al fantastico mondo di carta ha un valore enorme e così facendo con buona probabilità i bambini diventeranno dei lettori. Tuttavia un atteggiamento che consiglio sempre di evitare è l’imposizione: i bambini, accompagnati dai genitori, devono venire in libreria e scegliere da soli i propri libri come gli adulti. Non devono essere i genitori a scegliere per loro, ma i bambini, a mio avviso, devono essere lasciati liberi di guardare, curiosare negli scaffali e scegliere il libro perché attratti dalle immagini, proprio come facciamo noi con la trama, l’autore o la copertina. Io di solito accompagno i miei piccoli clienti davanti allo scaffale giusto e chiedo ai genitori di lasciare che siano loro a scegliere il libro che li attrae di più.
 
Tu ed Elisa vi rivolgete anche a clienti adolescenti, ossia la fascia di lettori più problematici, quelli che si annoiano subito di tutto e ce l’hanno col mondo… con loro come fare per trasformarli in lettori curiosi e appassionati?
Beh… gli adolescenti in effetti sono difficili da accontentare e da motivare, tuttavia, in questo caso, più della famiglia, direi che deve essere la scuola ad intervenire, incuriosendoli, affascinandoli, portandoli a leggere non solo per apprendere, ma anche per comprendere la realtà che li circonda. E poi un ragazzo che legge ha una marcia in più: nella scuola, come nella vita. Chi legge ha un vocabolario più ampio, compie scelte lessicali più precise e, soprattutto, riesce a scrivere con proprietà di linguaggio e di registro, mentre chi non legge di solito redige testi esattamente con la stessa povertà di termini con cui parla.
 
Un’ultima domanda: tu ed Elisa avete realizzato il vostro sogno aprendo la Libreria Quattro Zecchini. Adesso come ti aspetti che i quattro zecchini germoglino? Che frutti speri che daranno?
Io ed Elisa vorremmo che questa libreria diventasse un punto di riferimento per il territorio, per le scuole e per gli abitanti, ma ancora di più un luogo di incontro, dove divertirsi e imparare, a misura di bambino.
 
Quattro zecchini, quattro donne, quattro modi diversi di percepire il mondo eppure un unico sogno: una libreria a misura di bambini. Sembra davvero una bellissima storia, una di quelle fiabe in cui il lieto fine è il coronamento dei sogni dei protagonisti… E quindi non rimane altro da dire se non: “… e lessero felici e contenti”.
 
Libreria Quattro Zecchini
Corso Matteotti, 87 - 51018 Pieve a Nievole (PT)
Cell. 3208034671
https://www.facebook.com/LibreriaQuattroZecchini/
libreriaquattrozecchini@gmail.com
 
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Serena Bedini

Serena Bedini
È nata a Firenze nel 1978; si è laureata con 110/110 e lode in Filologia Moderna nel 2005 presso l’Università degli Studi di Firenze. È scrittrice, giornalista, docente. Maggiori informazioni su di lei sono reperibili su www.serenabedini.it.

 
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