State a casa, ma non leggete

Massimiliano Bellavista

31/03/2020

In questo periodo di arresti domiciliari di massa gli inviti alla lettura si moltiplicano fino all’inverosimile: se succederà, la civiltà occidentale non cadrà come l’Impero romano per sopraggiunta fiacchezza e licenziosità dei costumi. Cadremo muscolatissimi e in piena forma, avendo fatto mille passeggiate in tondo come criceti intorno casa e tanta cyclette, ma soprattutto moriremo colti, molto ma molto colti. Ci stiamo pericolosamente intellettualizzando.  Si dà il caso infatti che questo costituisca un potenziale problema: tra salute e intellettuali non corre (è proprio il caso di dirlo) buon sangue.

Secondo Samuel-Auguste Tissot, medico svizzero del settecento, e il suo fondamentale trattatello “De la santé des gens de lettres” (Della salute dei letterati, 1768), l’intellettuale rischia grosso, eccome: I libri dissipano lo spirito e sfibrano il corpo. E non è che questo invito venga da uno qualunque, ma nientemeno da colui che ha influenzato pesantemente e per ben due secoli la vita dei giovani occidentali, in quanto autore, stimato da Voltaire, del celebre trattato sull’onanismo (1764), che lo equiparò definitivamente a malattia debilitante. Le argomentazioni contenute in questo trattatello sono rigorosissime e inappuntabili: se si deve leggere, converrebbe leggere roba molto leggera. Possibilmente romanzi brevi e, se li trovate, scritti anche male. Se invece si legge pesante, poi bisognerebbe smaltire.

Esattamente come i nutrizionisti infatti, che in questi giorni non ci consigliano di consumare il sanguinaccio dolce o la parmigiana, ma cibi insipidi ed in modica quantità, così Tissot ci dice che i libri sciocchi e frivoli fanno perdere il tempo ed accorciano la vista (e qui il Nostro deve avere avuto una reminiscenza del suo precedente trattato sull’onanismo) ma soprattutto e quel che è peggio che quelli che sublimano l’anima sopra se stessa colla forza e colla concatenazione delle idee e la trattengono in una violenta meditazione questi dissipano lo spirito e sfibrano il corpo e più intenso e toccante che n è il piacere di tal Lettura più funesti ancora ne derivano gli effetti Ogni continuazione stanca -dice il Sig Montesquieu- o sovra ogni altra cosa i forti piaceri. Le fibre che ne furono gli organi hanno d’uopo di riposo bisogna far uso di alcune altre più congrue a servirci e distribuire per così dire la fatica.

Attenti insomma. Tanto per parafrasare viene da dire Leggere stanca, o anche Non aprite quel libro. A stare a casa e ad affrontare un libro, soprattutto se bello e impegnato, può succedere di tutto. Tissot riporta per esempio che:
-Il Sig Van Svvieten parla di un uomo illustre per istudio cagionevole divenuto per le lunghe vigilie letterarie. Dice che al racconto di una storiella, di una sciocca favoletta veniva preso da capogiri di testa;
-Il Sig Viridet mio concittadino ha conosciuto una donna la quale quando a qualche cosa si applicava veniva assalita da una gagliarda colica;
-Un moderno Autore parla di un uomo a cui si gonfiava a dismisura un braccio quando si metteva a pensare.

Mal di testa, coliche e gonfiori, e soprattutto questi ultimi, sono insomma oggi assai diffusi e certo non piacevoli. Evitateli il più possibile. Leggete in modica quantità e quando vi spostate anche solo con la mente non dimenticate di autocertificarvi.

 
 
Torna Indietro
Lascia un Commento

Scrivi un commento

Scrivi le tue impressioni e i commenti,
verranno pubblicati il prima possibile!

Ho letto l'informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 D. lgs. 30 giugno 2003, n.196

Massimiliano Bellavista

Massimiliano Bellavista
Massimiliano Bellavista è consulente di direzione, blogger (www.thenakedpitcher.com) e docente di Management strategico presso l’Università di Siena. Vincitore di premi letterari, suoi racconti e poesie sono pubblicati su riviste e antologie. Scrive una rubrica fissa per la rivista stroncature.com. Tiene regolarmente seminari di scrittura e in merito alla valorizzazione ed alla comprensione del libro antico come bene letterario e culturale. A Siena anima la scuola di scrittura Recensio. Riguardo alle sue opere di narrativa, poesia e management, pubblicate in italiano ed in inglese, tra le più recenti ricordiamo: Le reti d’impresa (Franco Angeli, 2012); Anatomia dell’invisibile (Tabula Fati, 2017); L’ombra del Caso (Il Seme Bianco 2018) e The Naked Pitcher (Licosia 2018); Dolceamaro (Castelvecchi 2019); Marketing e management degli impianti sportivi (Azzurra 2019); Vertical Farming (Licosia 2019)
 
Vai all' Autore

Libri in Catalogo

NEWS

x

Continuando la navigazione o chiudendo questa finestra, accetti l'utilizzo dei cookies.

Questo sito o gli strumenti terzi qui utilizzati utilizzano cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetto Cookie Policy
X
x