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Giampaolo Pansa

Sconosciuto 1945

€ 6,00

Casa Editrice: Sperling & Kupfer Editori

Anno: 2005

N. Pagine: 476

Formato: 13.5x21.5

Saggio storico che si concentra sulle violenze compiute dai partigiani comunisti nei confronti di fascisti, partigiani non comunisti ed anche cittadini comuni durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’autore, come ha fatto già in altri suoi libri precedenti, finge di rivolgersi ad un interlocutore immaginario, in questo caso l’avvocato Giorgio Alberti, una figura del tutto inventata e non corrispondente a nessuna persona esistente. Libro che intende ribadire la forza della verità, indipendentemente dal suo presunto colore “rosso” o “nero”, poiché la verità non ha una tendenza politica, la verità è per definizione super partes. Come molti altri libri di Pansa, anche il presente saggio storico è stato accusato di revisionismo; ma la storia non deve mai cessare di essere studiata e quello che molti chiamano revisionismo, in realtà potrebbe essere un importante approfondimento di fatti e vicende ancora tutte da studiare.

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Giampaolo Pansa

(Casale Monferrato, 1° ottobre 1935) è un giornalista, scrittore e storico italiano. Dopo la laurea in Scienze politiche ottenuta all'Università di Torino, agli inizi degli anni sessanta entra nel quotidiano torinese “La Stampa”. Vai alla scheda autore >

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