Marta Galbiati

Scritto il 29/12/2020
Raymond Carver diceva: «Adoro il salto rapido che c'è in un buon racconto, l'emozione che spesso ha inizio sin dalla prima frase...». Scrivere short story è roba difficile. Le pagine de “Le rose di Kathryn” ne sono un buon esempio: per sveltezza di scrittura, per gli improvvisi scatti narrativi ed emozionali. C’è da augurarsi che l’autore continui a misurarsi con questo genere.
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