Omaggio ad Alberto Carocci. Iniziativa del Consiglio Regionale e della Fondazione Primo Conti il 29 novembre

Firenze il 25/11/2022 - Redazione
Il 29 novembre a Firenze, nell’Auditorium G. Spadolini, Palazzo del Pegaso (via Cavour 4) si terrà un incontro organizzato dal Consiglio regionale e dalla Fondazione Primo Conti per ricordare la figura e l’opera di Alberto Carocci (Firenze, 1904-Roma 1972), di cui ricorrono i 50 anni dalla morte. Saranno presenti all’incontro Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana; Cristina Giachi, presidente V Commissione Consiglio regionale della Toscana; Michele Di Sivo, soprintendente Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Toscana; Paola Italia, docente di Filologia e Italianistica all’Università di Bologna. Modera Gloria Manghetti, presidente della Fondazione Primo Conti.

L’incontro - Personalità di primo piano nella cultura italiana del Novecento, Alberto Carocci si distinse per le sue indubbie qualità di organizzatore culturale, fondatore nel 1926 della rivista “Solaria” e, successivamente, di altre testate di prioritaria importanza per la storia letteraria e non solo del XX secolo, come per esempio “Nuovi Argomenti”. Della sua instancabile attività resta oggi testimonianza nel Fondo Carocci a suo tempo acquistato dalla Regione Toscana che poi nel 1985 lo ha depositato presso la Fondazione Primo Conti di Fiesole. Un archivio prezioso, costituito prevalentemente da Corrispondenza, oltre 5000 documenti di protagonisti del Novecento, da Alessandro Bonsanti a Carlo Emilio Gadda, da Piero Calamandrei a Eugenio Montale, da Cesare Pavese a Umberto Saba. Sarà questa l’occasione anche per ricordare l’importante ruolo svolto dalla Fondazione fiesolana nell’ambito della gestione, conservazione e valorizzazione degli archivi di persona, con particolare attenzione a quelli acquistati dalla Regione Toscana, fin dal 1980, con la concessione del monumentale archivio di Giovanni Papini, a cui seguirono i Fondi di Lorenzo Viani, Francesco Balilla Pratella, Enrico Pea e il Fondo librario Futurista.
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