Viaggio intorno alla mia camera. Tradotta e ripubblicata l’opera di Xavier de Maistre

Mulazzo il 22/04/2020 - Redazione
“Signori leggete. Io ho intrapreso e condotto un viaggio di quarantadue giorni intorno alla mia camera. Le osservazioni interessanti che ho fatto, e il piacere continuo che ho provato lungo il cammino, mi facevano desiderare di renderlo pubblico; e a ciò mi ha deciso la certezza di essere utile. Il mio cuore prova una soddisfazione inesprimibile a pensare al numero infinito di infelici ai quali io offro una risorsa garantita contro la noia e un addolcimento dei mali che soffrono. Il piacere che si prova a viaggiare nella propria camera è al riparo della gelosia inquieta degli uomini ed è indipendente dalla fortuna. Si è così infelici, così abbandonati, da non avere un ricovero dove potersi ritirare e nascondere a tutti? Ecco tutto quanto occorre per il viaggio”. Così Xavier de Maistre, giovane ufficiale savoiardo, fratello del più famoso Joseph, inizia il breve libro che poi verrà intitolato “Viaggio intorno alla mia camera” (Tarka Edizioni), scritto nel 1790 durante gli “arresti domiciliari” che gli sono stati inflitti come punizione per aver partecipato a un duello per questioni d’onore. Pubblicato nel 1795, da allora ha sempre goduto di una meritata fama, per l’arguzia ma anche e soprattutto per la capacità di raccontare (e farci riscoprire) la ricchezza di significato che si nasconde negli oggetti comuni della vita quotidiana a cui non prestiamo più attenzione. Un monito che di questi tempi non può che risultare utile e ricco di stimoli.
 
Nota del traduttore – “L’avevo letto da ragazzo nella veste grigia e scostante della gloriosa Biblioteca Universale Rizzoli: mi aveva colpito. Mi ha chiamato Franco Muzzio una mattina in cui almanaccavo su quarantene, confini, reclusioni. Senza più il libro ho scaricato l’originale francese e, rilettolo, il medesimo incanto di allora mi ha colto. Quando l’editore mi ha proposto di tradurlo ho visto nella richiesta il segno di una risposta alle nostre ansie di oggi ma anche al richiamo di un libro che è passato indenne attraverso due secoli. Mi sono sforzato di renderne il tono colloquiale, nervoso e divagatorio che costituisce il suo fascino mantenendo il contrasto (certo voluto dall’autore, che pare sorridere sotto i baffi) tra le tirate enfatiche e sentimentali di certe parti e l’improvvisa e divertita chiusura in controtempo. È stata una gioia rileggerlo e tradurlo”.
 
L’autore - Xavier de Maistre ufficiale dell’esercito sardo, si oppose nel 1792 all’invasione della Savoia da parte delle truppe rivoluzionarie francesi e preferì l’esilio in Russia, al seguito del generale Suvorov, col quale combatté nelle campagne del Caucaso e di Persia e contro Napoleone. Terminata la carriera con il grado di generale, trascorse un lungo periodo in Italia (1825-38). La letteratura fu per lui un diversivo e un esercizio dello spirito. Nel 1790 scrisse, durante una breve prigionia italiana, un’arguta operetta, Voyage autour de ma chambre (pubblicata nel 1794; Viaggio intorno alla mia camera), ispirata al Viaggio sentimentale di Sterne e pervasa da una sensibilità romantica, alla quale principalmente affidò la sua reputazione di scrittore. Altre opere: Le lépreux de la cité d’Aoste (1811; Il lebbroso della città di Aosta), Les prisonniers du Caucase (1825; I prigionieri del Caucaso), La jeune sibérienne (1825; La giovane siberiana), Expédition nocturne autour de ma chambre (1825; Spedizione notturna intorno alla mia camera).
 
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