“Voglio scrivere un libro per aiutare i giovani che desiderano diventare astronauti come me”. Parla Ilaria Cinelli

Serena Bedini

13/07/2022

Ci siamo sentite un martedì su WhatsApp per stabilire il momento migliore per l’intervista - sarà un caso che fosse proprio il giorno intitolato a Marte? – e infine le ho telefonato. Ero molto felice di poter parlare con un’astronauta, persino orgogliosa: per giorni l’ho detto a chiunque e ho atteso con emozione mista a curiosità che Ilaria Cinelli mi comunicasse il giorno e l’ora giusti per poterci sentire e il momento è arrivato. Mentre compongo il numero e il telefono squilla, mi rendo conto di avere mille domande da farle sui libri, sulla sua carriera, sulla vita nello spazio e, sentendo la sua voce diretta e amichevole rispondere alla mia chiamata, invidio per un attimo gli allievi del Master in Space design di ISIA Firenze ai quali insegnerà. Lei, del resto, non ha bisogno di presentazioni: toscana D.O.C., di Montelupo fiorentino, è ingegnere senior con esperienza lavorativa in Ingegneria biomedica e spazio, inclusi fattori umani, progettazione di missioni, missioni analogiche e medicina spaziale; è una delle 35 donne più influenti nello spazio identificate dal 2020 come Mentor e Role Model del network Space4Women dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali. Nel 2021 La Repubblica l'ha riconosciuta come una delle 100 donne che cambieranno il mondo e Il Sole24Ore come una delle 15 donne che hanno lasciato il segno in Italia nello stesso anno. Più recentemente, Ilaria è stata selezionata come una delle prime 12 da ASCEND Diverse Dozen 2021, powered by The American Institute of Aeronautics and Astronautics, per la sua visione della gestione del traffico spaziale.

Ilaria, tu sai che Toscanalibri si rivolge a un pubblico di lettori appassionati e dunque il focus di questa intervista sarà sui libri. Quali letture sono state significative per la tua formazione e per diventare astronauta?
Questa è una domanda difficile perché, in effetti, tutto è cominciato da una carenza di libri. Ti racconto: io mi sono laureata in Ingegneria biomedica all’Università di Pisa; durante il periodo in cui ero studentessa, tornando a casa dopo le lezioni, mi fermavo spesso in libreria per cercare volumi che approfondissero i temi che mi interessavano, ossia quelli legati alle condizioni di vita nello spazio e alle ricadute psicofisiche delle esperienze che gli astronauti compiono. I libri che via via trovavo sugli scaffali erano molto generici, scritti sempre dallo stesso numero di studiosi, senza informazioni dettagliate. Ne ricavavo un senso di insoddisfazione che tuttavia, paradossalmente, alimentava la mia curiosità e il mio desiderio di approfondimento. Così cominciai a cercare maggiori informazioni online: era il 2009 e a quell’epoca non era possibile scaricare con la stessa facilità di oggi papers o articoli accademici sui temi da me ricercati. Finii per trovare alcune preziose informazioni proprio sul sito della NASA e da lì, comprendendo meglio come formulare la ricerca, riuscii finalmente a ottenere l’accesso ad alcuni articoli. A dare inizio alla mia carriera, non è stata quindi la presenza di un libro, quanto più la sua assenza… la stessa che peraltro sussiste anche oggi!

Cosa? Mi stai dicendo che anche oggi mancano libri al riguardo? Com’è possibile? Lo spazio oggi è diventato un tema estremamente interessante anche per il grande pubblico…
Dipende da quali informazioni e da quali libri cerchi! Ti posso assicurare che c’è un gap che non appare attualmente colmato. Ti spiego meglio: mi hanno chiesto di scrivere un libro di storie per bambini per raccontare al mondo dei più piccoli le tematiche aerospaziali. Lo farò probabilmente perché in fondo è una bella idea, ma chi spiega al diciottenne quale strada percorrere per arrivare a studiare tematiche simili? Chi chiarisce al laureato quale sia il modo per specializzarsi all’università? E soprattutto dove si trovano informazioni dettagliate e aggiornate, dati alla mano, su quali siano le specializzazioni del mestiere dell’astronauta? Tu sai, ad esempio, che esiste la figura dell’astronauta commerciale? E ci sono molti altri indirizzi di specializzazione! Io sono arrivata dove sono arrivata né grazie a conoscenze o a libri, né a docenti o a persone che mi abbiano introdotto, ma solo e soltanto per la mia tenacia. Tuttavia ritengo che presto dovrò scrivere un libro per aiutare quanti giovani desidererebbero affrontare un cammino simile al mio e spiegare cosa sia oggi il lavoro dell’astronauta e soprattutto cosa diventerà tra alcuni anni. C’è molto da dire, partendo da dati certi, messi a disposizione dalle stesse stazioni aerospaziali.

Interessante! Quindi piuttosto che parlare di un libro esistente, stiamo parlando di un progetto di libro. So che c’è tuttavia un tema che ti è particolarmente caro e mi chiedo se non vorresti scrivere anche su questo un tuo contributo: parlo della partecipazione femminile in ambito aerospaziale…
Sì, io sono Mentore del network Space4Women dell'Ufficio delle Nazioni Unite e sento molto la causa femminile. Ancora, nel 2022, siamo di fronte a un’evidente discriminazione che di fatto sbarra il passo alle donne: indubbiamente, quello aerospaziale, è un settore prettamente maschile, ma rimane il fatto che per le donne non sembra essere prevista neanche un’opportunità visto che non esiste nemmeno un modello di tuta da astronauta pensato per il fisico femminile. Questo comporta l’esclusione dalla possibilità di andare nello spazio, anche a parità di titoli con un collega uomo, in quanto anche solo compiere il test di camminata spaziale è pressoché infattibile. Non solo: le donne astronaute che vanno nello spazio indossando uniformi pensate per uomini accettano di correre dei rischi sia per la propria salute sia, persino, per la propria incolumità. Si parla tanto di spazio inclusivo e di possibilità per tutti di andare in missione astronautica, ma come riuscirci se di fatto il solo equipaggiamento ad oggi studiato è pensato per uomini?

Sono rimasta al telefono con Ilaria per circa mezz’ora ed era affascinante ascoltarla per la chiarezza con cui riusciva a spiegarmi anche temi complessi, troppo distanti dalla mia formazione. Quando l’ho salutata, ero entusiasta. Non vedo l’ora di poter leggere un suo libro!
 
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Serena Bedini
È nata a Firenze nel 1978; si è laureata con 110/110 e lode in Filologia Moderna nel 2005 presso l’Università degli Studi di Firenze. È scrittrice, giornalista, docente. Maggiori informazioni su di lei sono reperibili su www.serenabedini.it.

 
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