180 anni di storia delle ferrovie italiane. Pubblicata l’edizione in lingua inglese del libro di Stefano Maggi

Siena il 12/06/2020 - Redazione
Un libro che ricostruisce la storia sociale delle ferrovie italiane dal 1839 al 2019. È quello scritto da Stefano Maggi per Il Mulino, pubblicato per la prima volta nel 2003 con il titolo “Le Ferrovie” (collana “L’identità italiana”). Il volume è stato poi aggiornato con tre riedizioni, fino all’edizione in lingua inglese di recente pubblicazione, completata in occasione del 180° anniversario delle ferrovie italiane, la cui storia comincia nell’ottobre 1839 con la Napoli-Portici, nell’allora Regno delle Due Sicilie. Dieci anni dopo, nell’ottobre 1849, il treno arrivava da Empoli a Siena, nel Granducato di Toscana, un anno e qualche mese dopo il completamento della “Strada ferrata Leopolda” Livorno-Firenze. “Vengo da una famiglia di ferrovieri, mia madre era nata dentro la stazione dell’Arbia, nei pressi di Siena, e io ho viaggiato fin da piccolo con mio padre capo treno sui convogli intorno a Siena, comprese le storiche littorine costruite negli anni ‘40”, dichiara l’autore, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Siena. Per questo la copertina ha un treno a vapore sbuffante, su un viadotto nei pressi di Asciano, in un bella fotografia del Treno Natura nel 2009, scattata dal fotografo Andrea Bini.

Il volume – “Storia delle Ferrovie italiane dal 1839 al 2019” racconta i primi arrivi del treno negli Stati pre-unitari, con la gente in festa che attendeva il progresso della macchina a vapore. Si passa poi all’epoca delle grandi costruzioni della rete nazionale, alla storia dei viaggi e all’iconografia che intorno al treno si è formata nella seconda metà dell’Ottocento. Il viaggio nella storia porta poi alla creazione delle Ferrovie dello Stato nel 1905, ai “treni in orario” del ventennio fascista, alle distruzioni della Seconda guerra mondiale. La narrazione continua con la perdita d’importanza della ferrovia dagli anni del “miracolo economico”, a seguito della travolgente motorizzazione di massa, cioè l’auto per tutti, fino ai tempi recenti e al grande recupero della ferrovia con i treni ad alta velocità e la liberalizzazione dei servizi.
 

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