A proposito di denaro. Chi crede ancora alla Volpe e al Gatto

il 10/12/2012 - Redazione

“Pecunia non olet”, si diceva nell’antica Roma. Se il denaro non aveva odore a quei tempi, figuriamoci oggi che i soldi sono sempre più intangibili, sganciati dalla realtà. Tanto che basta un clic per spostare capitali da una parte all’altra del mondo. Soldi, dunque, sempre più virtuali e sempre meno virtuosi, non finalizzati all’economia ma alla speculazione. Moneta che non tintinna, ma che nella sua silenziosa impalpabilità si fa padrona del mondo, compra vite, è la mediatrice (il simbolo) che stabilisce chi e che cosa valga.

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