A Siena foto di 20mila folli su supporto digitale per conservare l'archivio del San Niccolò

il 28/10/2011 - Redazione

Ventimila fotografie dei pazienti di uno tra i più importanti ospedali psichiatrici d’Italia presto su supporto digitale per custodirne la memoria ed il valore socioculturale. Si chiama “Memorie dalla città dei folli”, il progetto promosso dal Crea (Centro ricerche etnoantropologiche di Siena) in collaborazione con la USL7 di Siena, proprietaria del fondo, con il contributo di Bassilichi Spa, che consiste nella digitalizzazione del fondo fotografico dell’ ex ospedale psichiatrico San Niccolò di Siena.

L'archivio - Costituito da circa 20mila scatti l’archivio copre un periodo che parte dalla fine dell’ ‘800 per giungere agli anni ’60 del secolo scorso ed insieme alle 50mila cartelle cliniche rappresenta la raccolta archivistica più completa d’Italia, fondamentale per gli studi psichiatrici e sociali.

Un investimento per Siena capitale europea della cultura - "Materiale dalla ricchezza inestimabile - spiega Maurizio Gigli, presidente del Crea – senza eguali in Italia per completezza e perché in grado di ricostruire la storia clinica dei pazienti e del tessuto socio-culturale della Toscana meridionale. Un patrimonio prezioso che la città dovrebbe valorizzare e promuovere anche in concomitanza della candidatura di Siena a capitale europea della cultura nel 2019".

Il recupero - Il progetto di recupero, avviato lo scorso anno, è proceduto speditamente in questi mesi con la catalogazione del fondo archivistico e fotografico, e entra ora nella fase della digitalizzazione. In presenza di ulteriori fondi CREA ha in progetto la digitalizzazione completa del fondo (composto da 200 metri di scaffalature suddivise in 30mila fotografie e 40mila cartelle cliniche) consentendo a studiosi e familiari dei ricoverati di ritrovare la memoria di chi ha trascorso anche un’ intera vita nei locali del San Niccolò.

Il Comitato scientifico - Il lavoro sarà monitorato da un Comitato scientifico composto tra gli altri da Francesca Vannozzi, docente di storia della medicina; da Stefano Moscatelli, docente di archivistica; e da Fabio Mugnaini, docente di Storia delle Tradizioni popolari dell’Università di Siena e da un rappresentante della Soprintendenza archivistica per la Toscana.

L’associazione CREA – Il Centro ricerche etnoantropologiche di Siena è un’associazione senza scopo di lucro composta da antropologi che hanno acquisito esperienza di ricerca sul campo in diverse aree geografico culturali in Italia e all’estero. Il CREA intende rispondere a una domanda crescente da parte di enti internazionali, istituzioni pubbliche, amministrazioni locali e organizzazioni non governative, promuovendo una rete di collaborazioni con musei, centri culturali, scuole, comuni, università ed altri soggetti che operano nei settori della cultura e della sua diffusione.

 

COMMENTO 
NOME:giusy
HO LAVORATO PER UN ANNO NELLA PSICHIATRIA SENESE...! CHE FANTASTICA ED UNICA ESPERIENZA..! IN QUELL\'ANNO SI TENNE APPUNTO A SIENA LA MOSTRA ITINERANTE "ARTE GENIO E FOLLIA"...! LA CITTA\' SENESE E' SEMPRE MOLTO PRESENTE IN QUESTO ASPETTO SOCIOCULTURALE NONCHE' SCIENTIFICO E MEDICO DEL SUO CONTESTO...!

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