A tutto Sciascia. Una tre giorni sullo scrittore siciliano tra dibattiti e approfondimenti

Firenze il 22/11/2017 - Redazione
Firenze si accinge a diventare per tre giorni (dal 23 al 25 novembre prossimo) crocevia di studiosi e lettori affezionati dell’opera di Leonardo Sciascia, lo scrittore europeo nato in Sicilia, che da un quarto di secolo è oggetto di attenzione da parte di uno storico sodalizio di volontari sorto a Milano per promuoverne la lettura e conoscenza.
 
Gli amici di Sciascia - Si tratta degli “Amici di Leonardo Sciascia”, una delle realtà culturali più originali sorte in Italia, a partire dalla scelta controcorrente dell’autofinanziamento come pilastro di indipendenza e autonomia per sostenere le molteplici iniziative in cantiere: dai centinaia di incontri pubblici di “rilettura” a un premio biennale di grafica d’arte (il premio Sciascia Amateur D’Estampes, che giunge a febbraio prossimo alla nona edizione e che ha come partner Il Bisonte) fino a una vivacissima presenza su Internet (Leonardo Sciascia Web) e Facebook. Nel 2011, gli Amici hanno stabilito poi una stretta collaborazione con la prestigiosa casa editrice italiana, la fiorentina Leo S. Olschki, lanciando la collana «Sciascia Scrittore Europeo» (due volumi usciti) e la prima rivista internazionale interamente dedicata agli studi sciasciani, «Todomodo» di cui il settimo volume sarà pubblicato in coincidenza con il Leonardo Sciascia Colloquium: l’appuntamento convegnistico clou organizzato ogni anno in una città diversa (l’anno scorso fu Torino e ancor prima Palermo, Napoli, Milano) dove vengono approfonditi alternativamente un tema o un libro dello scrittore. Quest’anno è la volta de “Il Consiglio d'Egitto” (Einaudi,1963) uno dei libri più affascinanti scritti dal maestro elementare di Racalmuto e che maggiormente si presta al dibattito su tematiche di spessore etico e civile, come la pena di morte, la tortura, la giustizia, il primato del diritto, il rapporto tra impostura e verità.
 
L’organizzazione - Articolato su quattro piani di lettura - letterario, storico, politologico e giuridico- il Colloquium degli Amici di Sciascia è promosso - con il patrocinio del Comune di Firenze e la Regione Toscana - congiuntamente alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana che ospita anche i lavori nella sua magnifica sede ubicata al centro di Firenze (Via de’ Ginori, 7- Palazzo Neroni, Sala Conferenze, primo piano. Ingresso libero previa registrazione fino a esaurimento dei posti disponibili). Una scelta logistica, questa, per nulla casuale, tenuto conto che la Soprintendenza è il presidio che sul territorio assolve compiti di tutela degli archivi, e, da poco più di un anno, anche dei manoscritti, autografi, incunaboli, e raccolte librarie. Un luogo ideale, quindi, per un convegno che ha per oggetto un testo intrigante come Il Consiglio d'Egitto che si ispira alla vicenda – non ancora interamente chiarita - di un abile falsario, l’abate maltese Vella, nel milieu aristocratico palermitano di fine settecento.
 
Il programma - Sarà il messinese Giuseppe Campione, geografo e presidente della Regione Sicilia subito dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, a inaugurare venerdì 24 novembre alle ore 12 i lavori del Colloquium con una Lectio magistralis su “Sciascia, il paradosso e le lucciole”. Alla ripresa pomeridiana, dopo gli onori di casa della Direttrice della Soprintendenza Diana Marta Toccafondi e del Presidente degli Amici di Sciascia, Luigi Carassai, i saluti istituzionali verranno porti dal Vice-Sindaco del Comune di Firenze Cristina Giachi e dal Presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani. La prima sessione del convegno, coordinata dall’ex senatore radicale Gianfranco Spadaccia, avrà inizio alle 16 e sarà interamente dedicata all’analisi de Il Consiglio d’Egitto nelle sue sfaccettature filologiche e fenomenologiche. In programma interventi di Carla Forno (direttrice del Centro Nazionale Studi Alfieriani), Aldo Trione (già ordinario di estetica alla Università Federico II di Napoli), e Lise Bossi (italianista della Sorbona,Paris IV) sulla verità storica dell’opera sciasciana, tra finzione politica e impostura letteraria. E’ previsto altresì un intervento di Alberto Petrucciani (ordinario di bibliografia e biblioteconomia all'Università di Roma "La Sapienza") che illustrerà l’esito di alcune recenti scoperte sul Libro del Consiglio di Egitto al quale Sciascia si ispirò per la sua opera. Il giorno dopo, sabato 25 novembre alle ore 9.30, l’illustre politologo e giurista francese Jean Pierre Gaudin (professore di scienza politica all’Institut d’Etudes politiques di Aix-en- Provence) introdurrà la seconda sessione, coordinando un dibattito a cavallo tra storia, letteratura politica e diritto. Il tema sarà quello della civiltà dei Lumi e in quale misura il “secolo educatore” costituisca un ideale politico per Sciascia. Due studiosi palermitani, il francesista e sciascista Giovanni Saverio Santangelo ["Sciascia e l’illuminismo (in salsa giacobina)?”] e lo storico Nino Blando (“L'illuminismo senza lumi di Sciascia”) porranno a confronto le loro tesi con le riflessioni di         Stéphane Mourlane (maître de conferences in storia contemporanea all’Espe dell’Università Aix-Marsiglia) sul contesto letterario e culturale dell'opera di Sciascia nella letteratura italiana in Francia negli anni 1960. Il rapporto di Sciascia con la Francia dei Lumi, la sua concezione dello Stato, dei diritti umani e della democrazia, costituirà inoltre una ghiotta occasione per allargare le conoscenze sullo scrittore dal momento che il Colloquium rappresenta anche una pietra miliare dell’ambizioso progetto internazionale degli Amici di Sciascia su «Leonardo Sciascia e la Francia». Durante la tre giorni, sarà possibile aderire all’Associazione e sostenerne concretamente gli obiettivi. Radio Radicale, partner della manifestazione ha assicurato la registrazione audio-video dei lavori.
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