Aperitivo con l’autore. Alberto Asor Rosa al Caffè Poliziano con “Amori sospesi”

Montepulciano il 26/05/2017 - di Simona Trevisi
Dopo i “racconti dell’errore”, Alberto Asor Rosa dedica un libro agli “Amori sospesi” che fanno intravedere e sfiorare l’abisso dell’ineffabile e della perdita. Innamoramenti adolescenziali e senili che fanno fuoriuscire da uno stato di solitudine, che annunciano il miracolo dell’incontro, del ritrovarsi e del riconoscersi, miracolo intravisto ma raramente avverato. Di questo si parlerà sabato 27 maggio a Montepulciano in occasione dell’Aperitivo con l’autore organizzato al Caffè Poliziano alle ore 18. L’iniziativa è curata dalla Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano. Alla presentazione del libro, edito da Einaudi, sarà presente, insieme all’autore, Silvia Calamandrei. Ideazione e coordinamento di Fabrizio Grillenzoni e Francesca Cenni. Intrattenimento musicale a cura di Michela Caldesi (pianoforte) e Cesare Pierozzi (oboe).

Il libro - L'eros, dispettoso e irresistibile, potente e imprevedibile, s'incunea in tutte le stagioni della nostra esistenza, capace ogni volta di rivelarci nudi a noi stessi. Si leggono così, come un unico molteplice tessuto narrativo, i dieci racconti di cui si compone questo libro. La comica, malinconica, commossa, autobiografia erotica e sentimentale di molti uomini in uno. Il desiderio e il tramonto del corpo sembrano contrapporsi e invece si rispecchiano e si accendono, nel ricordo e nella vitalità, nello struggimento e nella fantasia, nelle parole inesauste di una narrazione ininterrotta. Ed è di questo che parlano, sornioni e malinconici, irriverenti e divertiti, i dieci racconti di cui è fatto questo libro. C'è un addio iniziale, breve e lancinante come tutte le prime volte. Un bambino spaurito che lascia la mano della mamma il primo giorno di scuola. C'è un addio finale, lento e lancinante come tutte le ultime volte: un uomo che esce piano dalla sua lunga vita coniugale e familiare, per tornare gradualmente, irreversibilmente, nei territori dell'infanzia. E c'è un ultimo addio, lancinante e basta. Ma dolcissimo, perduto nell'estasi. Tra l'uno e l'altro, di racconto in racconto, il desiderio e i suoi fallimenti fanno emergere nei protagonisti il loro più profondo modo d'essere; e la fine, quando arriva, soffice o drammatica che sia, è la conseguenza inevitabile, dolce e amara, di quella scoperta. Insomma, un'ininterrotta sequenza di inizi e di finali, così come è fatta la vita: ogni racconto una storia d'amore e di passione, palpiti, struggimenti, felicità del corpo e malinconia. Si legge come un romanzo di formazione erotica e sentimentale, questa raccolta in cui Alberto Asor Rosa, con ironia sottile e sguardo emozionato e disincantato insieme, dà la sua più magistrale prova stilistica.
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Simona Trevisi

giornalista, nata a Bergamo, è laureata in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 collabora con la società primamedia per conto della quale gestisce le attività e gli eventi curati da Toscanalibri.it.   Vai alla scheda autore >

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