Chiudono le librerie senesi, l’Unità riprende la notizia-denuncia di sienalibri.it

il 30/08/2011 - Redazione

Le librerie senesi chiudono i battenti sotto le morse della crisi economica. Anche l’Unità di oggi pubblica un articolo in merito citando tra le fonti il portale sienalibri.it che, oltre due mesi fa, approfondiva il rischio chiusura dell’antica libreria Ticci. In un’intervista di Cristian Lamorte al proprietario della bottega Giancarlo Zanoli la prima “denuncia” delle difficili prospettive di sopravvivenza. Nello stesso approfondimento di sienalibri.it il legame della libreria Ticci con l’autore senese Federigo Tozzi, anch’esso ripreso dal giornalista de l’Unità Augusto Mattioli nell’articolo che qui di seguito riportiamo..

Tratto da L’Unità (ed. Toscana) del 30 agosto 2011 - Chiude la libreria Ticci, in via delle Terme, una presenza culturale da decenni operante a Siena. Ha chiuso la libreria Sic! – aperta in via di Pantaneto solo pochi mesi fa – che aveva abbinato la vendita dei libri con una originale attività di ristoro. Chiude domani un piccolo negozio in via Banchi di sopra, la strada vetrina di Siena, specializzato in colori, vernici e pennelli. Era stato aperto nel lontano 1869. Segnali non belli per una città che ambisce alla candidatura a capitale europea della cultura nel 2019. Il problema che lega questi tre casi sembra essere soprattutto finanziario.
La gestione delle attività è troppo costosa. Soprattutto perché i gestori non ce la fanno a sopportare le richieste di aumento di affitto dei proprietari dei fondi. Per quelli della libreria Sic! un ristoratore interessato ad allargare la sua attività si è sentito chiedere circa quattromila euro al mese. Inarrivabili. “Mi hanno chiesto una cifra doppia rispetto a quanto ho pagato finora – dice lo sconfortato titolare del negozietto di colori e annessi – ho chiesto aiuto a banche, al comune, allo stesso proprietario ma non ho avuto risposte. A questo punto ho deciso di andarmene da questa città”. Al posto del negozietto subentrerà l’ennesima profumeria. Ma a fare sensazione sono le porte sprangate della Ticci, conosciuta come la libreria dello scrittore senese Federigo Tozzi. La Ticci come ricorda Cristian Lamorte, che ne ha scritto la storia sul sito Sienalibri.it “ha aperto nel 1936 in via Banchi di sopra dove è restata fino al 1982 (per trasferirsi nella sede attuale) negli stessi locali della libreria Torrini che aveva iniziato nel 1915. Quel luogo più o meno un secolo fa era solito frequentarlo Tozzi il cui legame con quella libreria era talmente forte che la vicenda dei fratelli Torrini ha ispirato il romanzo Tre Croci”. Da questa realtà emergono vari problemi. La sparizione dei negozi storici da una parte che per il momento non sembra facilmente risolvibile, lo stato del settore dei libri. “La situazione non è buona – dicono Maddalena ed Elisabetta Belli, titolari di una libreria dell’usato – anche perché siamo in presenza di grosso calo nazionale negli acquisti. A Siena quando si parla di cultura bisognerebbe parlare anche di libri. Ma in generale bisognerebbe fare un discorso più ampio sulla qualità del commercio nel centro storico”.

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