Epopea rurale. Sasha Naspini ospite dell'Enoliteca con “Le Case del malcontento”

Montepulciano il 22/03/2018 - Redazione
Un romanzo potentissimo, un’epopea rurale che è al contempo universale. Un romanzo che gioca con suggestioni care al giallo, al thriller psicologico, al gotico, al memoir storico e alla favola nera. Sabato 24 marzo Sacha Naspini presenta a Montepulciano “Le Case del malcontento”, Edizioni E/O, (ore 18 – Enoliteca). Alla presentazione intervengono Silvia Calamandrei e Bert D'Arragon.

Il libro - Con una lingua piena di venature dialettali ma classica e letteraria allo stesso tempo, Sacha Naspini crea un romanzo potentissimo. Una narrazione appassionata, come l’incredibile storia d’amore che pagina dopo pagina farà vibrare gli animi e i vicoli di Le Case. C’è un borgo millenario scavato nella roccia dell’entroterra maremmano, il suo nome è Le Case. Un paese morente. Una trappola di provincia. Un microcosmo di personaggi che si trascinano in un gorgo di giorni sempre uguali. Fino a quando la piccola comunità non viene sconvolta dall’arrivo di Samuele Radi, nato e cresciuto nel cuore del borgo vecchio e poi fuggito nel mondo. Il suo ritorno a casa è l’innesco che dà vita a questo romanzo corale: la storia di un paese dove ognuno è dato in pasto al suo destino, con i suoi sprechi, le aspettative bruciate, le passioni, i giochi d’amore e di morte. Perché a Le Case l’universo umano non fa sconti e si mostra con oscenità. Ogni personaggio lascia dietro di sé una scia di fatti e intenzioni, originando trame che si incrociano, si accavallano, si scontrano dopo tragitti capaci di coprire intere esistenze. A Le Case si covano segreti inimmaginabili, si ammazza, si disprezza, si perdono fortune, si tramano vendette, ci si raccomanda a Dio, si vendono figli, si vive di superstizioni, si torna per salvarsi, si tradisce, si ruba, ci si rifugia, si cerca una nuova vita, si gioisce per le disgrazie altrui. Talvolta, inaspettatamente, si ama.

L'autore - Sacha Naspini è nato a Grosseto nel 1976. Collabora come editor e art director con diverse realtà editoriali. È autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo L’ingrato (2006), I sassi (2007), I Cariolanti (2009), Le nostre assenze (2012), Il gran diavolo (2014). Scrive per il cinema.
 
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