I consigli di Sienalibri.it per leggere sulle tracce degli Etruschi

il 06/07/2009 - Redazione

Sia che fossero un popolo venuto da regioni oltremare, sia che provenissero dal settentrione o infine che avessero un’origine autoctona, è certo che i loro primi insediamenti furono tra Cecina e Corneto. E tanti sono i motivi per cui gli Etruschi scelsero proprio la Maremma come terra prediletta. Sicuramente per la solarità dell’ambiente, il mare e la vegetazione rigogliosa, ma anche per la concreta possibilità di erigere e consolidare lì la loro seconda patria. Le tracce dell’insediamento etrusco si possono ammirare ancora oggi e visitando questi posti suggestivi si ha come l’impressione di fare un balzo indietro nel tempo sulle tracce dei primi grandi italici. Sienalibri.it consiglia allora quattro volumi a chi decida di lasciarsi sorprendere da un territorio ricco di storia come la Maremma per un itinerario sulle orme degli Etruschi. Il primo libro è “Maremma. Un viaggio tra storia, arte, natura e tradizioni nella Maremma grossetana, Monte Amiata e Isole” (Aska Edizioni), una vera e propria guida, uno strumento per orientarsi in un territorio straordinario alla scoperta di un’antica civiltà in un suggestivo ambiente naturale. Nella pubblicazione sono indicati tutti quei percorsi tra storia, cultura e tradizioni, arte e gastronomia che permettono di conoscere questo prezioso angolo di Toscana nelle sue peculiarità e nei suoi molteplici aspetti. “Sulle tracce dei Signori di Maremma” (Edizioni Polistampa) propone, invece, alcuni itinerari che attraversano la provincia di Grosseto in due direzioni opposte, partendo dalla sede della mostra “Signori di Maremma”, ospitata fino a ottobre 2009 presso il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto. Verso nord le tappe consigliate sono l’area archeologica di Roselle e Vetulonia, passando per il Parco del Lago dell’Accesa e il Museo Archeologico di Massa Marittima per concludersi, ormai in Provincia di Livorno, con il Parco di Baratti e Populonia e il Museo Archeologico del Territorio di Populonia a Piombino. Verso sud, invece, i luoghi attrezzati per la visita sono Pitigliano, il Parco La Città del Tufo e, in provincia di Viterbo, il Parco Archeologico e Naturalistico di Vulci con il Museo Archeologico Nazionale. Al viaggiatore doc non può poi mancare “Guida agli edifici sacri della Maremma” di Carlo Citter (Nuovaimmagine Editrice), dedicata agli edifici sacri medievali della provincia di Grosseto di cui rimangono visibili tracce. La prima sezione contiene le informazioni essenziali, le illustrazioni di circa 80 edifici e il percorso più agevole per raggiungerli. La seconda parte è invece dedicata all’inquadramento storico delle strutture ecclesiastiche, in rapporto alla viabilità romana e medievale, alle tecniche costruttive, alle relazioni topografiche con gli abitanti e le vie di comunicazione. L’ultimo volume è infine “Terra agra” (Betti Editrice) di Carlo Carletti, dedicato ad una serie di fotografie d’autore scattate in Maremma; tentativo ben riuscito di distaccarsi dalla “confezione turistica”. Il risultato è un tipo di fotografia che presume un tempo lento dello sguardo, senza indulgenze ornamentali, per restituire nella loro integrità i luoghi imprigionati nella pellicola.

Simona Trevisi

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