Il dottore in giallo. Il 16 marzo Andrea Vitali ospite di SereNere con il suo ultimo romanzo

Castagneto Carducci il 14/03/2023 - Redazione
SereNere, la rassegna di incontri con autori italiani gialli o noir, si conclude giovedì 16 marzo alle ore 18:00 alla Biblioteca Comunale Ilaria Alpi di Donoratico - Castagneto Carducci (LI) con uno degli scrittori più amati, definito dalla critica “il grande narratore dell’Italia più vera”: Andrea Vitali. Spesso paragonato a Guareschi o a Camilleri, ma anche a Piero Chiara, medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo “Il procuratore”, premio Montblanc per il romanzo giovane. Vincitore di numerosi importanti premi letterari, Vitali riscuote ampio consenso di pubblico e di critica con i suoi romanzi, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti. “Cos’è mai una firmetta” (Garzanti) è il suo più recente romanzo, un giallo ricco di cinismo e di feroce ironia. SereNere è voluta dal Comune di Castagneto Carducci (LI), curata dalla giornalista Elisabetta Cosci e organizzata da EdaServizi per il Comune di Castagneto Carducci.

Il volume - Di stare a Bellano il venticinquenne Augusto Prinivelli, perito industriale, non ne può più. Sogna un’altra vita, sogna la città. Così ha cercato e trovato lavoro a Lecco presso la Bazzi Vinicio-minuterie metalliche. Se l’anziana zia Tripolina, con cui vive da che è rimasto orfano, dovesse morire, venderà il “putrido caseggiato di quattro piani di cui lei è proprietaria, manderà al diavolo quei morti di fame che sono in affitto e tanti saluti”. Ma Augusto non ha fatto i conti col destino. La mattina di mercoledì 8 febbraio 1956, infatti, irrompe sulla scena Bazzi Birce. È la figlia del suo datore di lavoro, ed è colpo di fulmine. Corteggiamento brevissimo; fidanzamento, nozze. E per il futuro? il caseggiato… Venderlo? Cosa ne verrebbe fuori rimettendolo a posto? Lo sa lei, la Birce, imbeccata dal padre, che per certe cose ha il fiuto giusto. E poi non si può stare ad aspettare che la zietta muoia, perché a dispetto di tutto e di tutti pare un tipo coriaceo. Non si potrebbe invece farle mettere una firmetta su un atto di cessione? Cosa sarà mai! Andrebbe tutto a posto in un niente. In questo “Cosa è mai una firmetta”, l’estro narrativo di Andrea Vitali sperimenta nuovi percorsi. L’osservazione del paesaggio umano che abita il suo mondo letterario si fa ancora più tagliente e impietosa. Capace di strappare un sorriso a ogni piega del racconto con le sue fulminanti invenzioni, non risparmia lo scavo tra gli istinti primordiali dei suoi personaggi, fino a metterne a nudo il cinismo che li divora.
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