Il purgatorio dei vinti. Gianni Oliva racconta la storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano

Pisa il 21/03/2023 - Redazione
Mercoledì 22 marzo alle ore 18:00 la Gipsoteca di Arte Antica di Pisa ospita Gianni Oliva che racconta, a partire dal suo libro “Il purgatorio dei vinti” (Mondadori), la Storia e le storie legate al campo di prigionia di Coltano, allestito dagli Alleati al termine della Seconda guerra mondiale.  Insieme a lui dialogheranno il prof. Paolo Pezzino, presidente dell'Istituto Nazionale di Storia della Resistenza Ferruccio Parri e professore ordinario dell'Università di Pisa, e il prof. Michele Battini, presidente del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell'Università di Pisa e membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nazionale per la Storia della Resistenza Ferruccio Parri e della Direzione della rivista storica «Passato e Presente». L'evento è organizzato dalla Libreria Ghibellina per festeggiare i 10 anni di nuova attività (2013-2023).
 
Il libro - Da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all’anziano scrittore americano Ezra Pound, dal futuro ministro Mirko Tremaglia all’olimpionico della marcia Pino Dordoni: ci sono tanti nomi diventati illustri tra gli oltre trentamila militi e sostenitori della Repubblica sociale italiana ammucchiati, a fine guerra, nel campo di prigionia allestito dagli Alleati a Coltano, alle porte di Pisa. Sono i vinti della guerra civile, per la maggior parte «ragazzi di Salò», che dopo l’8 settembre hanno scelto la continuità con i valori del Ventennio e in nome di un malinteso senso della Patria e dell’Onore sono andati a cercare la dannunziana «bella morte», schierandosi dalla parte sbagliata della storia. Alcuni dei loro camerati hanno avuto un destino drammatico, travolti nella convulsione della resa dei conti; altri, come Dario Fo, sono riusciti a eclissarsi prima del tracollo; altri ancora sono rinchiusi in campi minori, a Padula, Scandicci, Rimini. Alcuni di loro ricorderanno l’esperienza senza reticenze e senza orgoglio, riferendosi a una stagione della vita rispetto alla quale serve più comprensione che anatema («non rinnego né Salò né Sanremo» confesserà Raimondo Vianello); molti cercheranno di rimuovere e cancellare; altri ancora ammetteranno con imbarazzo rinviando alla confusione del periodo. Con un attento lavoro sulle testimonianze autobiografiche e la documentazione scientifica, l’autore ripercorre la vicenda dei prigionieri di Coltano, le difficoltà delle condizioni di vita, l’indeterminatezza del loro status giuridico, le ambiguità di una stagione sospesa tra volontà punitiva e bisogno di normalizzazione, i successivi percorsi della memoria. Ne risulta un quadro suggestivo, nel quale Coltano non si presenta come il campo di prigionia di ex combattenti nostalgici, ma come lo specchio dello smarrimento ideologico e morale lasciato nelle coscienze dal 1943-45.

L’autore - Gianni Oliva, docente di Storia delle istituzioni militari, ha dedicato molti studi al periodo 1940-45. Con Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, “I vinti e i liberati”, “Foibe”, “Si ammazza troppo poco”, “Soldati e ufficiali”, “Il tesoro dei vinti”, “Gli ultimi giorni della monarchia”, “La guerra fascista”, “La bella morte”. È presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
 
Torna Indietro

NEWS

Libri

x

Continuando la navigazione o chiudendo questa finestra, accetti l'utilizzo dei cookies.

Questo sito o gli strumenti terzi qui utilizzati utilizzano cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetto Cookie Policy
X
x