Fa tappa a Prato il booktour dello scrittore Ettore Neri che, sabato 6 aprile alle 17.30, al Circolo ricreativo 29 Martiri di Figline di Prato in via Cantagallo 250, presenta il suo ultimo romanzo “L’inchiesta di San Lorenzo” (Sem Libri) in dialogo con il giornalista Fabrizio Lucarini. Neri, con questo nuovo libro, si cimenta per la prima volta con una commedia dagli intrecci gialli ambientata in Versilia, in particolare a Seravezza, comune di cui è stato sindaco dal 2006 al 2016. La storia inizia da una apparentemente inspiegabile omicidio, quello del professore universitario Ermete Rosi all’apparenza senza nemici e con la passione per la bicicletta, trovato morto carbonizzato nei boschi intorno Seravezza dopo uno strano incendio ai primi di agosto. Da qui anche il titolo del libro riferito a San Lorenzo, un santo celebrato in questa parte della Versilia da una fiera molto antica il 9 e 10 agosto. Comincia così un’indagine nelle pieghe di quella Versilia interna e “inquieta” che ha poco a che fare con il mondo patinato ed effervescente della riviera. Una terra aspra, popolata da personaggi intensi e sinceri, a volte ambigui e incoerenti, sempre alle prese con le proprie debolezze, stranezze, inquietudini.

Il macabro ritrovamento manda in frantumi la tranquillità del paese dove tutti si chiedono se sia stato un incidente o un omicidio. Ma in questa seconda eventualità non ci sono indizi, testimoni e tanto meno dei moventi. Ad occuparsi del caso è il comandante della locale stazione dei Carabinieri, il trentacinquenne Nicodemo Gatti trasferito da poco nella “tranquilla” località Toscana dopo un pericoloso incarico in una grande città. Un investigatore di razza ma poco socievole e dal carattere spigoloso con in più una vita sentimentale travagliata tanto che il suo incarico assomiglia tanto a un trasferimento punitivo. La morte di Ermete Rosi, però, cambia tutto. Un’inchiesta che alla fine, pezzo dopo pezzo come in un puzzle, trova la sua soluzione sorprendente e inattesa con una narrazione dalle mille sfumature che solo chi vive nella provincia più profonda può cogliere e raccontare.

“Ci sono diversi personaggi della mia storia – spiega Ettore Neri - che traggono spunto, più o meno evidente, da persone che realmente vivono e sono attive in questa parte della Versilia, ma ciò che fanno e cosa dicono nel romanzo non ha niente a che vedere con la loro vita reale. Invece la parte veramente autobiografica sono i luoghi di questa parte di Versilia che credo di aver reso ben riconoscibili e in particolare le colline, le montagne e i fiumi”.