“La Folie Baudelaire” a portata di click. La strenna di Banca Mps diventa eBook

il 21/12/2011 - Redazione

Per il secondo anno consecutivo il libro strenna di Banca Monte dei Paschi di Siena diventa e-book. “La Folie Baudelaire”, il volume di Roberto Calasso edito da Adelphi, è infatti disponibile per tutti i dispositivi con sistema operativo iOS (Apple) e android. La pagina per scaricare il libro in versione elettronica è raggiungibile all’indirizzo www.mps.it/lafoliebaudelaire o dallo short link http://bit.ly/vMzl43 .

L’eBook - Non si tratta solo di una trasposizione in altro formato delle pagine cartacee o dell’inserimento on line del volume, ma di una modalità di lettura del tutto nuova, con molte possibilità di approfondimento ma ugualmente semplice e naturale, oltre all’elevata qualità tecnica e la grande cura del design.

Il libro (recensione da Biblioteca Adelphi) - “Al centro di questo libro si trova un sogno, l'unico che Baudelaire abbia raccontato. Entrare in quel sogno è immediato, uscirne difficile, se non attraversando un reticolo di storie, di rapporti e di risonanze che coinvolgono non solo Baudelaire ma ciò che lo circonda. Dove spiccano due pittori di cui Baudelaire scrisse con stupefacente acutezza: Ingres e Delacroix; e due altri che solo attraverso Baudelaire possono svelarsi: Degas e Manet. Secondo Sainte-Beuve, perfido e illuminato, Baudelaire si era costruito un "chiosco bizzarro, assai ornato, assai tormentato, civettuolo e misterioso", che chiamò "la Folie Baudelaire" (folies era il nome settecentesco di certi padiglioni dedicati all'ozio e al piacere), situandolo sulla "punta estrema del Kamcatka romantico". Ma in quel luogo desolato, in una terra ritenuta dai più inabitabile, non sarebbero mancati i visitatori. Anche i più opposti, da Rimbaud a Proust. Anzi, sarebbe diventato il crocevia inevitabile per ciò che apparve da allora sotto il nome di letteratura. Qui si racconta la storia, discontinua e frastagliata, di come "la Folie Baudelaire" venne a formarsi e di come altri si avventurassero a esplorare quelle regioni. Un storia fatta di storie che tendono a intrecciarsi, e per alcuni decenni ebbero come sfondo le stesse strade di Parigi.”

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