La Resistenza a portata di mouse, rivive nell'Armadio della Memoria

il 29/04/2013 - Redazione

Quando scompaiono i protagonisti diretti di un evento fondamentale nella storia come la Resistenza se ne vanno anche frammenti di quello che noi stessi siamo, di ciò che ci ha forgiato. Fin dalla nascita della Repubblica Italiana a tutti è sembrata importante la parola “ricordo”; ricordarsi di quello che era successo, ricordarsi di quanto gli italiani fossero caduti in basso, per poi ricordarsi di come erano riusciti a rialzarsi grazie al coraggio di quegli uomini e donne che avevano combattuto il regime.
L’iniziativa dell’armadio della memoria si inserisce in questa volontà: fare in modo che nulla vada perso, le testimonianze dirette di chi ha vissuto quei giorni incredibili e spaventosi devono sopravvivere per permettere ai più giovani di non dimenticare a chi e a cosa devono le loro libertà. Si tratta di un vasto archivio multimediale, costituito da materiale video, audio, fotografico e testuale relativo alla Resistenza. L’iniziativa è sostenuta dai Comuni di Barberino Val d'Elsa, Castelfiorentino, Certaldo, Colle di Val d'Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi e San Gimignano ma grazie anche al coinvolgimento e la collaborazione delle Sezioni Anpi e dei relativi territori e dell'Istituto Storico della Resistenza di Siena.
L’archivio non è fermo e immutabile, ma sempre in cerca di nuove segnalazioni e documentazioni che possono pervenire da qualunque cittadino desideroso di far conoscere un pezzo di storia della Resistenza toscana. Per indicare materiale che possa entrare a far parte dell’Archivio della Memoria è sufficiente inviarlo all’email (info@armadiodellamemoria.it) con le informazioni per la descrizione. L’archivio è creato apposta per essere di facile accesso, soprattutto per gli studenti che possono in questo modo risalire, per esempio, al ricordo del partigiano Piero Bartalini, fucilato durante l’eccidio di Montemaggio, oppure al documentario realizzato dall’Anpi sul rapporto tra partigiani e contadini durante la guerra. Un modo per coniugare vecchi ricordi e nuovi strumenti in grado di impedire che essi vadano dispersi, rischio sempre maggiore in questi tempi in cui i valori della Resistenza vengono messi in discussione troppo spesso.
Con il 25 aprile da poco alle nostre spalle ecco che questa iniziativa assume un’importanza ancora maggiore, affinché il patrimonio di memoria e insegnamenti che la Resistenza è ancora in grado di consegnarci non vada disperso nel nulla per il semplice passare del tempo. Per ora la biblioteca multimediale è composta da quattordici video e da alcuni file audio, ma senza dubbio con l’impegno dei cittadini potrà allargarsi molto di più nei prossimi mesi, fino a racchiudere uno spaccato autentico della vita di quegli uomini che, ormai quasi settant’anni fa, contribuirono con il loro sangue a formare la Repubblica, e che per questo motivo non possono e non devono essere dimenticati dalle nuove generazioni, che ancora molto hanno da imparare da loro.


Francesco Anichini

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