Letture in giallo & noir, i consigli di Toscanalibri

il 31/01/2012 - Redazione

Delitti, misteri da risolvere e un colore dominante: il giallo. Questo mese Toscanalibri.it suggerisce tre thriller da leggere tutti d’un fiato. “Nessie. Morte sul lago” (,Mauro Pagliai Editore) di Andrea Gamannossi è un giallo romantico che affronta valori importanti come l’amore e la diversità. Protagonisti sono Marco Landi, un bancario insoddisfatto che vive a Scandicci, e il fratello Ben, affetto da sindrome di Down. Una prozia scozzese, in punto di morte, decide di lasciar loro in eredità il suo castello sulle rive di Loch Ness, alla condizione che riescano a sopravvivere nel sinistro maniero per almeno due mesi. Il castello sembra davvero maledetto: dopo l’arrivo di Marco e Ben un misterioso assassino inizia a colpire uno dopo l’altro i membri della servitù. Per scoprire il colpevole e salvarsi la vita dovranno indagare sulla storia della propria famiglia, riportando a galla oscuri segreti. Tragicomico e brillante è poi il romanzo “E se tutto va bene, mi ammazzo” (Pascal Editrice) in cui l’autore, Simone De Santi regala al lettore un personaggio di stupefacente complessità: Carlo Franchi, cronista fallito, alcolista triste, aspirante suicida, uno sfigato da manuale. Da solo riesce a risolvere l’intricatissimo caso di omicidio di una ragazza tossica. Per lui lo scioglimento del caso diventa una sfida personale, nella quale giocare il tutto per tutto, anche a costo di rischiare quella vita che ormai per lui sembra non avere più significato. Giallo che trae origine dalla guerra civile del 1944, combattuta nel contado fiorentino con piena vittoria di pochi eroici partigiani, è “La poltrona del re” (Edizioni Agemina) di Fabrizio Rinaldini. Tra quei partigiani trova posto anche qualche evaso dal carcere di Santa Teresa a Firenze. Un antefatto che trova il suo sviluppo e il suo tragico epilogo negli anni ’90. L’imprevisto e l’imprevedibile tessono tutto il plot con una successione di colpi di scena e un finale inatteso. I delitti appaiono così ben mascherati da far pensare a una serie di suicidi e il lettore viene coinvolto in una specie di intrico dove lui stesso diventa il protagonista.

Simona Trevisi

Articolo pubblicato sul numero di febbraio di Toscana Tascabile

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