Libri da mettere sotto l’albero, i consigli di Sienalibri

il 19/12/2011 - Redazione

Mancano pochi giorni al Natale e si avvicina l’atteso momento di scambiarsi i regali. A chi ancora non fosse riuscito a trovare l’idea giusta per il dono da far trovare sotto l’albero, Sienalibri.it propone di scegliere un buon libro, capace di regalare emozioni e accontentare sempre tutti. Tanto per cominciare spazio agli amanti del giallo con tre libri.

Il primo, E se tutto va bene, mi ammazzo (Pascal Editrice) di Simone De Santi, vede come protagonista Carlo Franchi, cronista fallito, alcolista triste, aspirante suicida, uno sfigato da manuale. A lui il compito di risolvere il caso dell’omicidio di una povera ragazza tossica. Perché le indagini si vogliono chiudere in tutta fretta, dando credito a una versione che presenta vistose incongruenze? E non è strano che l’uomo accusato del crimine, a sua volta un relitto umano, senza un soldo, venga difeso dal miglior penalista della città? Domande alle quali Carlo Franchi darà una risposta, anche a costo di rischiare quella vita che ormai sembra non avere più significato. Il secondo giallo è invece Unghie assassine (Protagon Editori) di Daniele Magrini. Al centro della storia un tremendo delitto e una città, Shangai, immersa nell’euforia dell’Expo 2010. Il protagonista, Michele, è un videogiornalista che scrive romanzi d’amore e vuole conquistare la misteriosa Joanne, bella cinese in tailleur governativo e autoreggenti. Ma sarà suo malgrado testimone di un mistero dietro l’altro. Tra i personaggi del romanzo anche una misteriosa dark lady dalle unghie di fiamme, Dranka Moreanu, con la sua lista di uomini da annientare. Una trama incalzante, una serie ininterrotta di link fra storie che si sovrappongono e si distanziano, tra la metropoli più globalizzata della Cina, e poi Dubai, Istanbul, fino all’epilogo finale in Transilvania, dove ha lasciato fin troppo abbondanti tracce di sé, il principe Vlad, in arte Dracula. Il terzo volume consigliato è poi La poltrona del re (Edizioni Agemina) di Fabrizio Rinaldini, un giallo che trae origine dalla guerra civile del 1944, combattuta nel contado fiorentino con piena vittoria di pochi eroici partigiani tra i quali trova posto anche qualche evaso dal carcere di Santa Teresa a Firenze. Un antefatto, dunque, che ha i colori della storia e che trova il suo sviluppo e il suo tragico epilogo negli anni ’90. L’imprevisto e l’imprevedibile tessono tutto il plot con una successione di colpi di scena, di piccole realtà, il cui risvolto finale si evolve in modo del tutto inatteso. I delitti appaiono così ben mascherati da far pensare a una serie di suicidi e il lettore viene coinvolto in una specie di intrico dove lui stesso diventa il protagonista che indaga ed esplora per conoscere il lato oscuro della vicenda e arrivare alla soluzione finale. E, a distanza di 50 anni, quando tutti hanno già dimenticato quella triste pagina di storia del ’44 e qualcuno, dal passato oscuro, sta tentando la scalata politica, Gianna, nipote della prima vittima e il suo compagno, Simone, con testardaggine e pochissimi labili indizi in loro possesso, lottano per risalire alla fonte dei misfatti e incastrare gli autori del diabolico piano.

Per gli appassionati di storia locale ci sono due volumi. Il primo, Montepulciano nel Risorgimento (Thesan e Turan) curato dalla Società Storica Poliziana, affronta argomenti relativi a personaggi di rilevanza nazionale che hanno avuto contatti con Montepulciano. Basti pensare a Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Silvio Pellico o Francesco Domenico Guerrazzi. Il libro è dedicato anche ai cittadini poliziani che hanno partecipato a vario titolo al Risorgimento, come coloro che parteciparono alla spedizione dei Mille come garibaldini o a battaglie cruciali nei battaglioni studenteschi. La pubblicazione è arricchita da fotografie e appendici che tratteranno di aspetti generali relativi al quadro politico e sociale del periodo e si fregia della presentazione dello storico Lucio Villari, uno degli studiosi di maggior competenza in campo nazionale sull'argomento. Il secondo Visibili tracce (Edizioni Effigi) di Pietro Clemente e Paolo De Simonis, ricostruisce la civiltà della terra in Toscana nei ultimi 150 anni.

Sotto l’albero c’è poi sempre posto per libri dedicati alla cucina. Uno in particolare è dedicato ai 150 anni del nostro Paese: I primi che hanno fatto l’Italia (Betti Editrice) di Alessandro Falassi. Il volume presenta venti primi piatti storici, rappresentativi della tradizione culinaria delle venti regioni italiane. Di ognuno viene offerta al lettore una breve presentazione, con note storiche, linguistiche, antropologiche. Segue una ricetta tradizionale autentica, raccolta in una versione dei nostri giorni. Ne è stato scelto uno per regione, viste le concise dimensioni del libro. I criteri della scelta sono stati la tipicità, la rappresentatività, l’italianità nazional-popolare che questi piatti sono venuti a ricoprire. A integrare la brevità della lista dei piatti proposti, dovuta alle succinte dimensioni del libro, a ogni ricetta si sono aggiunti brevi spunti per approfondimenti e indicazioni di altri primi piatti tipici di ogni regione, avallati da un’autorità indiscussa come quella dell’Accademia Italiana della Cucina, che li ha segnalati come degni di nota nei suoi repertori ufficiali. Tutti insieme, questi primi d’Italia formano un quadro di unità nella diversità ancora in evoluzione come fatto culturale, significativo sia come porta d’ingresso per gli immigrati in Italia, che come immagine dell’Italia nel mondo della cucina globale. Un altro libro diretto non soltanto ai professionisti, specialisti della materia, ma a tutti i cultori del buon gusto e agli appassionati della buona cucina è poi Lo zuccotto di Gigi. Primo pasticcere dal Sieni in Firenze (Lalli Editore) di Mario Masini, un ricco manuale di pasticceria che comprende la biografia di Gigi, Salvadore Masini, maestro in quell’arte e creatore dello “zuccotto”. Atto di amore di un figlio per il padre, ma anche di considerazione e stima profonda verso i lavoratori dell’Arte Bianca, che allietano le feste e gratificano i palati con un lavoro duro e, in genere, sottovalutato. Un manuale unico nel suo genere per la quantità e la qualità delle ricette proposte, e per il suo carattere documentale di una valenza culturale di eccezione.

Due libri in grado di appassionare anche il lettore più svogliato sono Il cavallo nei proverbi (Equitare) di Tano Parmeggiani, una minuziosa raccolta di proverbi sui cavalli, argutamente commentati e ampliati da citazioni tratte da celebri opere di tutti i tempi; e Imprese coraggio. Genio e intraprendenza in tempo di crisi (Salvietti e Barabuffi Editori) di Maurizio Bologni, un viaggio concreto ed attento attraverso l’esperienza di 43 aziende toscane che, con fatica, determinazione e creatività, sono riuscite a sopravvivere e a rinnovarsi in una delle crisi più difficili affrontate dal nostro Paese. Quarantatre articoli, usciti su “la Repubblica Firenze” e “Affari&Finanza” tra il 2010 e la prima metà del 2011, confluiscono in questo istant book per restituirci un complesso quadro di imprese, aziende e ditte che operano in settori diversi e mostrano apertamente i segni lasciati dalla recessione: ciò che è cambiato, ciò che è rimasto, le iniziative e le piccole grandi rivoluzioni messe in piedi per riconvertirsi e andare avanti. Un libro che si propone di stimolare un certo spirito di emulazione, indicando la strada da percorrere e preparando il terreno per quella che, si spera, sia la fine dell'incubo.

Per gli amanti dello sport c’è poi La fabbrica degli scudetti. Mens Sana Basket: cronaca dal 1973 ad oggi (Edizioni Cantagalli) di Roberto Morrocchi; una pubblicazione che ha il pregio di aver ricostruito la spettacolare epopea della pallacanestro mensanina dal 1973 ad oggi: storia, curiosità, vicende sportive e societarie. E ancora, flashback sul passato della pallacanestro senese e non, e la cronaca delle ultime esaltanti stagioni. Uomini, dirigenti, giocatori e allenatori visti da vicino e raccontati fra la memoria e la cronaca, da chi, come l’autore, ha vissuto in prima persona questa straordinaria avventura sportiva.

E c’è il libro ideale anche per gli appassionati di misteri e leggende. Si tratta di Mystery Tuscany (Galgano Productions), il primo film documentario con le leggende e i misteri della Toscana raccontati nei luoghi stessi in cui hanno avuto origine. Una narratrice vi accompagnerà in un viaggio attraverso abbazie, necropoli etrusche, castelli maledetti, borghi medievali e persino l’isola di Montecristo. Una Toscana sospesa nel tempo dove storia e mito si confondono. Vi innamorerete di Matelda, fuggirete dal Barone di Ferro, sentirete lo scorrere del fiume fantasma, sbarcherete su Montecristo alla ricerca di enormi ricchezze in un tour per soli viaggiatori dell’immaginario.

Simona Trevisi

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