Smessi i panni, o piuttosto i veli, della splendida favorita dell'harem ritroviamo, sul palco di Rifredi martedì 22 febbraio alle ore 21:00, la bellissima Valentina Chico nel toccante ruolo di una madre in carcere, con la figlia, il giorno prima del terzo compleanno della bambina: siamo alla vigilia dello strappo, quando la piccola le sarà tolta dalla legge che prevede per la piccola l'adozione...
Un viaggio nella storia di questa donna raccontato come una moderna tragedia con un coro i voci ad accompagnare la protagonista nella sua parabola di dolore.

Lo spettacolo - Con il suo testo MIA DEA, Dario D'Amato accende i riflettori su un delicatissimo problema sociale: l’attuale ordinamento permette infatti ai bambini di età inferiore ai tre anni, figli di detenute, di trascorrere questo periodo assai delicato della crescita negli istituti di pena, cioè in ambienti assolutamente inadatti al loro sviluppo psichico. Al compimento del terzo anno escono dal carcere e sono dati in affidamento. Ancora un terribile trauma, quello della separazione, a colpire ancora più crudelmente sia i piccoli, sia le madri.

La storia - Cosa succede quella notte, alla vigilia del compleanno della bambina, prima della lacerante separazione, prima che qualcuno decida che tua figlia non ti appartiene più? Come ci si prepara a questo momento? Una torta di compleanno è l'ultima occasione rimasta per mettere al posto giusto gli ingredienti come un rituale/memoriale, come un riscatto. E la cella diventa una zona franca dove rifugiarsi ma anche un palcoscenico dove si è libere di urlare il proprio incubo. La donna Madre (come Medea) si affida al mito e lo mette in catene, sposta gli equilibri, allarga il tempo e riduce lo spazio, trova una lingua tutta sua, trova un coro tutto suo che celebri le sue gesta, immagina una realtà che la sostenga, che le garantisca la gloria dopo l’orrore…. ma la realtà è lì davanti ai suoi occhi e l’orrore è già compiuto…