“Nel silenzio vivono le emozioni di una favola”. Intervista esclusiva a Babbo Natale

il 20/12/2010 - Redazione

Caro Babbo Natale…
No, cari lettori di sienalibri.it, non abbiamo deciso di pubblicare qualche miliardo di letterine inviate dai bambini di tutto il mondo, ma semplicemente il racconto di un’intervista esclusiva che non può che partire dallo stupore di vedere una montagna di buste colorate costellate da francobolli di ogni tipo. E dentro quelle buste, dietro una calligrafia tremolante e sicura, nascosti nei colori e nei disegni di ogni genere, i sogni e i desideri di un dono in grado di spalancare un sorriso. Quel sorriso che ti aspetti solo nei visi dei bambini ma che, invece, per una strana ma affascinante alchimia natalizia, si culla timido e spavaldo anche nella folta barba di Babbo Natale che ti accoglie nella sua casetta in Lapponia. Niente vestito e cappello rosso, non ancora, ma un incantevole divanetto, quello si di colore rosso, sul quale sedersi di fronte ad un enorme camino che scalda ancora di più l’emozione di un’intervista esclusiva. Ma non c’è tempo per gli indugi , Babbo Natale in questi giorni ha certamente il suo da fare e, dopo qualche frase di circostanza di cui solo dopo capisci che non ce ne sarebbe stato bisogno, entro nel vivo delle domande per cercare di capire, se mai fosse possibile, cosa lega la magia del Natale a quella della lettura.
In quante letterine c’è la richiesta di un libro sotto l’albero?
“Più di quante si pensa. Il motivo è tanto scontato quanto reale: i bambini, più dei grandi, sanno come lasciarsi catturare dai sogni racchiusi in una pagina, una copertina, nel profumo e nelle semplici raffigurazioni di un libro. Per loro non c’è bisogno del best seller del mese o del libro consigliato dall’amico. C’è solo il bisogno, e soprattutto la capacità, di credere ad una favola e di lasciarsi andare all’innocuo piacere dell’immaginazione”
E un libro quanto può aiutare a immaginare?
“Un libro è immaginazione ed il pensiero è l’essenza delle parole anche quando si narra un realmente accaduto. Basta pensare ad ogni nostro racconto e alla sua capacità di trasmettere emozioni alla persona a cui si parla o si scrive. Dirò di più, un libro o una favola è capace di raccontare o trasmettere proprio le emozioni che non hanno aggettivi, quelle emozioni che spesso, per paradosso, risiedono proprio nel silenzio”.
Allora la magia del Natale e quella della lettura sono legati all’innocuo piacere dell’immaginazione?
“Tu credi alle favole e a Babbo Natale? Allora sai leggere, sai emozionarti, sai immaginare…forse sai intervistare Babbo Natale”.
È terminata così l’intervista esclusiva a Babbo Natale, con lui che rivolge delle domande a me e, soprattutto, lasciandomi , quasi spaesato, con un quanto mai piacevole senso di stupore. Chissà forse lo stesso stupore che si prova di fronte ad un bel libro. Ecco credo di aver capito cosa lega la magia del Natale a quella della lettura. E ho come voglia di dirglielo a Babbo Natale ma non trovo le parole giuste e resto in silenzio perché, me lo ha detto lui poco fa, “nel silenzio spesso vivono le emozioni di una favola”.

SOTTO TORCHIO
LIBRO E AUTORE PREFERITO
“Il piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry
ULTIMO LIBRO LETTO
Non un libro ma un miliardo di letterine dai bambini di tutto il mondo
IL LIBRO DA CONSIGLIARE AI LETTORI
“Peter Pan” di James Matthew Barrie
LEGGERE E’…
Esaudire i sogni di chi, scrivendo, racchiude i desideri nelle parole

Cristian Lamorte

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