Oltre l'evidenza. Avere insieme i libri e la notte

il 04/02/2013 - Redazione

Sono belle a vedersi le parole che sulla pagina bianca compongono architetture di discorsi; e i discorsi che formano conoscenze, e le conoscenze pensieri, e i pensieri sentimenti, che, così scritti, parlano tutte le lingue del mondo. A negare questa esperienza della lettura può essere solo il buio o il pianto, due condizioni in cui le parole ci sono, ma risultano negate all’evidenza. Come se, inibito lo sguardo, anche la parola decadesse. Qualcosa di analogo a quanto Diderot confidava alla sua amata nella Lettera sui ciechi per quelli che ci vedono: “Scrivo senza vedere. E’ la prima volta che scrivo nelle tenebre … senza sapere se formo dei caratteri. Dove nulla ci sarà, leggi che ti amo”.

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