Parole a sorsi. Il vino nel calamaio

il 11/10/2010 - Redazione

Sulle tavole letterarie il vino più servito è indiscutibilmente quello di Orazio. Autore quanto mai travisato (anzi, travasato) nello stereotipo di un semplificato epicureismo; a fronte, invece, di una personalità tormentata dalla vita e soprattutto dall’idea della morte. E siccome il cuore può arrovellarsi e immalinconire negli irrisolti enigmi dell’esistenza “allora – recitava il poeta – tu laggiù consolerai il male col vino e il canto”.

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