Ciò che è classico, per definizione, è imperituro nel proprio valore. Come poter pensare che i dipinti di Leonardo da Vinci o di Sandro Botticelli possano essere opere d’arte soltanto limitatamente ad un lasso di tempo o ad un’epoca storica? Essi sono meravigliose espressioni pittoriche dal momento in cui sono stati realizzati e lo saranno fino a quando l’uomo sarà tale, con tutte le proprie sensibilità che caratterizzano da sempre la sua così detta natura umana. E lo stesso vale per le opere letterarie, per quei classici greci e latini che continuano a parlarci anche dopo decine di secoli dalla loro stesura. Con il mito i greci hanno spesso cristallizzato le paure più ancestrali che da sempre caratterizzano il genere umano; e con la tragedia, che spesso attingeva dal repertorio mitico, essi davano luogo ad un momento di riflessione collettiva che non ha eguali nella storia. Un momento paideutico (educativo) durante il quale il teatro era riflessione etica e sociale. “Lo storico narra ciò che è avvenuto, il poeta ciò che potrebbe avvenire” dice Aristotele nella sua Poetica. Ed infatti la tragedia è poesia e come tale ci pone davanti a problematiche ancora valide. La Medea di Euripide comprende l’orrore che compie uccidendo i propri figli, eppure dichiara di non riuscire a trattenersi, tanto è l’odio verso Giasone che vorrebbe portarseli via. In Medea è racchiuso tutto il conflitto umano tra razionale ed irrazionale, tutta la malvagità e tutte le passioni mostruose di cui l’uomo è capace, senza dover scomodare la pazzia e le malattie mentali. Quanti casi di cronaca nera oggi richiamano Medea, quanti infanticidi e delitti commessi tra le mura domestiche possiamo leggere nei quotidiani. Medea esiste ancora, anzi, non ha mai cessato di esistere, ed esisterà purtroppo per sempre finché l’uomo sarà tale. Non storielle antiche dunque – i miti e le tragedie –, bensì profonda analisi del genere umano, del suo agire e del suo pensare. E la rappresentazione tragica permetteva all’intera polis (la città greca) di assistere ad una “finzione scenica” che invitava alla riflessione, alla presa di coscienza collettiva del bene e del male, per poter magari costruire una società migliore, più cosciente e consapevole.
In occasione delle celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti, la Provincia di Siena, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età...
Siena il 17/05/2024 - Redazione
I Venerdì di Siena, evento OFF eccezionalmente di sabato. Il 18 maggio alle 18.30 in Sala delle Lupe, Palazzo Pubblico, il giornalista Toni Capuozzo - inviato di guerra per diverse...
Siena il 17/05/2024 - Redazione
All’interno del ciclo di conferenze Sguardi su Anselm Kiefer, collegato all’esposizione in corso a Palazzo Strozzi Anselm Kiefer, Angeli caduti, la Biblioteca San Giorgio...
Pistoia il 17/05/2024 - Redazione
Affascinante e insolito appuntamento letterario, sabato 18 maggio alle 18.00 nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi, dove l'agente segreto italiano Marco...
Forte Dei Marmi il 17/05/2024 - Redazione
3 giorni di incontri dedicati ai libri, al buon cibo e al territorio con incontri con autori, cene a tema e musica in piazza. Torna l'appuntamento con Castellibro il 31 maggio,...
Trequanda il 16/05/2024 - Redazione
Dopo le reazioni suscitate dalla presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino Stefano Massini torna a dialogare con Danco Singer in occasione della pubblicazione di “Mein...
Firenze il 16/05/2024 - Redazione
Nella Sala Manzini della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, sabato 18 maggio alle 17 viene presentato il libro "Niccolò Puccini e il sogno del Risorgimento" di Laura...
Pistoia il 16/05/2024 - Redazione
Ultimo appuntamento con la rassegna “La Maremma e i suoi scrittori”, promossa dalla Rete Grobac, delle biblioteche e degli archivi di Maremma. Venerdì 17 maggio,...
Orbetello il 16/05/2024 - Redazione