Pisa Book Festival. La terzina finalista del Premio per la Traduzione Letteraria e Premio alla Carriera per Bruno Mazzoni

Pisa il 15/07/2021 - Redazione
La prima edizione del Pisa Book Translation Award, il Premio organizzato dal Pisa Book Festival in collaborazione con il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, annuncia la terzina dei finalisti selezionata dalla giuria di esperti. I testi finalisti sono: Bernardo AtxagaObabakoak, traduzione di Sonia Piloto Di Castri (21lettere, 2020 - edizione originale basca 1988); Martin Michael DriessenFiumi, traduzione di Stefano Musilli (Del Vecchio Editore, 2020 - edizione originale olandese, 2016); Grigorij SlužitelIl mondo secondo Savelij, traduzione di Sydney Vicidomini (Francesco Brioschi Editore, 2020 - edizione originale russa, 2019).  Il vincitore del Pisa Book Translation Award sarà decretato dalla Giuria Popolare, composta da studenti universitari, studenti e docenti liceali e lettori forti, e proclamato alla Cerimonia di premiazione di sabato 2 ottobre all’interno della XIX edizione del Pisa Book Festival, il salone dell’editoria indipendente, in programma da giovedì 30 settembre a domenica 3 ottobre. Nello stesso contesto sarà assegnato anche un Premio alla Carriera a Bruno Mazzoni, tra i massimi esperti in Italia di lingua e letteratura romena, di cui è stato professore ordinario all’Università di Pisa. Già insignito del Premio nazionale per la traduzione del Ministero dei Beni Culturali nel 2008, Bruno Mazzoni ha tradotto i testi della poetessa Ana Blandiana e di Mircea Cartarescu, più volte candidato al Nobel per la letteratura e finalista del Premio Strega europeo 2016.
 
Il concorso - La prima edizione del Pisa Book Translation Award, che è riservato agli editori iscritti nel catalogo del Pisa Book Festival negli anni 2019-2020-2021 e ha lo scopo di valorizzare il prezioso contributo dato dalle traduttrici e dai traduttori alla diffusione delle conoscenze e agli scambi culturali tra le nazioni, ha visto la partecipazione di una ventina di testi narrativi e saggistici, tradotti da undici lingue diverse (croato, francese, georgiano, inglese, olandese, polacco, portoghese, russo, serbo, spagnolo, tedesco) e appartenenti a culture letterarie europee ed extra-europee. Le opere presentano una fenomenologia molto ampia, che spazia dalla raccolta di racconti al romanzo, dal resoconto di viaggio alla divagazione autobiografica, dallo studio antropologico al romanzo documentario. 
 
La giuria - La giuria del Premio è presieduta da Roberta Ferrari, docente di Letteratura Inglese all’Università di Pisa; gli altri componenti sono: Alberto Casadei, docente di Letteratura Italia all’Università di Pisa e condirettore della rivista “Italianistica”, Roberta Cella, docente di Linguistica italiana e Storia della lingua italiana all’Università di Pisa e condirettrice della rivista “Italiano a scuola”, Lucia Della Porta, editrice e direttrice del Pisa Book Festival, Enrico di Pastena, docente di Letteratura spagnola all’Università di Pisa e condirettore della rivista “Anuario Lope Vega”. 
 
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