Liriche d’amore, versi che esprimono felicità o dolore, componimenti in cui il poeta indaga sentimenti comuni ed esprime con apparente leggerezza e semplicità gli angoli più reconditi dell’animo umano. La poesia può assumere varie forme ma quel che rimane invariato è la forza espressiva con cui le emozioni, vere protagoniste, vengono trasposte in parole assumendo un’intensità unica. Toscanalibri.it suggerisce quattro volumi con cui emozionarsi grazie ai versi di chi ha voluto condividere la sua arte poetica. “L’umano, l’eterno, il divino” (Pascal Editrice) propone le poesie semplici e dirette di Leonardo Branca, che trova la sua vena d'ispirazione nei valori fondamentali della vita come la natura, i sentimenti e la fede, la cifra madre del lirismo dell’autore. Una fede che si fa maestra e guida in ogni ora del vivere, nei momenti lieti, come in quelli drammatici. Diametralmente opposto è il secondo volume “Carne Diem. Poesie” (Editrice Zona) di Federico Romagnoli, una raccolta di 41 poesie e 3 piccole prose, suddivisa in tre parti: L’anno della bestia, Macchina a odore e Madrigali. La prima parte è composta da diciassettine in versi imparisillabi, la seconda da tradizionali sonetti e la terza da madrigali in stile trecentesco. Il poeta, in questo modo, cerca il connubio tra la grande tradizione poetica e una nuova forma di sperimentazione personale per affrontare il grande tema del corpo umano nelle sue sfaccettature erotiche in primis, ma anche politiche e socioculturali. “Serena felicità nell’istante” (Edizioni Il Foglio Letterario) di Nicola Vacca contiene invece liriche “oltreamore”. Non le solite e banali poesie sentimentali ma veri e propri capisaldi di poesia sull’amore. E niente di più difficile può esserci per chi scrive di sorprendere con la semplicità apparente di un linguaggio universale. Un insegnamento per i più grandi direttamente dal mondo dei bambini arriva, infine, con l’ultimo libro suggerito: “Giochi diversi” (Felici Editore), una selezione di poesie scritte da alunni di terza elementare che è un monito a riflettere, a saper guardare, a sentire le vibrazioni interiori.

Simona Trevisi

Articolo pubblicato sul numero di novembre di Toscana Tascabile