Premio letterario San Domenichino. Il garfagnino Alessandro Ricci tra i vincitori con “Il giovane Achille”

Viareggio il 26/07/2022 - Redazione
Il romanzo “Il giovane Achille”, dello scrittore garfagnino Alessandro Ricci, ha ottenuto il secondo posto al Premio San Domenichino, nella sezione Pinocchio, dedicata ai libri per ragazzi. Nato nel 1958, il Premio Letterario San Domenichino è uno dei più longevi d’Italia e si è arricchito nel tempo di nuove categorie. La 63° edizione, appena conclusasi, ha visto la partecipazione di Alessandro Quasimodo, figlio del celebre scrittore, come presidente di giuria. A settembre, a Massa, si terrà la premiazione ufficiale. La sezione F del concorso, intitolata Premio Pinocchio, è dedicata alla letteratura per ragazzi, genere praticato dallo scrittore Alessandro Ricci. Originario della Garfagnana, l’autore ama definirsi una “guida turistica per sognatori”, divorando libri e fumetti fin da bambino, grande amante soprattutto dei maestri del genere, come Rodari e Dahl. Al suo attivo ha varie pubblicazioni, tra cui la raccolta di favole “Guida turistica per sognatori” e, appunto, il romanzo “Il giovane Achille”, entrambi illustrati dall’artista lucchese Stefania Franchi e editi da NPS Edizioni, marchio editoriale dell’associazione viareggina “Nati per scrivere”.
 
«Sono molto felice di questo risultato, per cui ringrazio la giuria, ovviamente, l’illustratrice, il mio editore e tutti i lettori. Dedico questo premio ad Alessio, il mio piccolo protagonista, e a tutti gli Alessio del mondo, che a volte si sentono soli, incompresi e pieni di rabbia» dichiara lo scrittore Alessandro Ricci. «C’è sempre la possibilità di scegliere. La vita ci offre di continuo possibilità di cambiamento, di migliorarci. Basta non smettere mai di crederci».
 
Il giovane Achille” – Si tratta di un romanzo di formazione, una storia in grado di offrire uno spaccato sul mondo della pre-adolescenza, con le sue gioie e i suoi dolori. Alessio, il protagonista, è un dodicenne introverso e pieno di rabbia, a causa della perdita della madre e di una malformazione fisica che lo costringe a zoppicare, attirando risatine e commenti di scherno dai compagni di scuola. Motivo per cui odia il mondo, e se stesso. Per stimolare la sua socialità, il padre lo iscrive a un campeggio estivo, dove conoscerà Claudio, Cristiano e altri ragazzi solitari come lui, vivendo mille avventure e scoprendo il piacere della compagnia e il valore dell’amicizia. “Il giovane Achille” è una storia di delusione verso la vita, di rabbia e isolamento, difficoltà che vengono superate quando il protagonista incontra persone in grado di condividere gli stessi sentimenti, gli stessi suoi silenzi, scoprendo di non essere più solo e imparando ad accettarsi, pur con i suoi difetti fisici.
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