“Quando una madre uccide”, incontro-dibattito a Firenze giovedì 26 aprile

il 23/04/2012 - Redazione

Un film, un libro e un dibattito per dare voce ad un tema delicato di cui si parla troppo poco: quello della depressione post partum che può condurre anche a gesti estremi. Il 26 aprile dalle ore 16, in occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche del film di Fabrizio CattaniMaternity blues”, si apre a Firenze (Cinema Odeon, piazza Strozzi) il dibattito “Quando una madre uccide”. Oltre al regista, saranno presenti Antonino Calogero, direttore di ospedale giudiziario di Castiglione delle Stiviere, la psicologa Debora Cattaruzzi, la pedagogista Catia Pugi e la psicoterapeuta Monica Vacca. Modera la giornalista de La Nazione Ilaria Ulivelli. Interverrà anche la scrittirice Deborah Papisca, autrice del libro “Di materno avevo solo il latte” (Dalai Editore), un ironico e illuminante racconto autobiografico sulle angosce della maternità di una donna gelosa della sua indipendenza che scopre di essere rimasta incinta.

Il libro - Cosa succede se una donna con sane inclinazioni ossessivo-compulsive per l’ordine e la pianificazione, rimane incinta? Oltretutto dopo che le è stata diagnosticata l’impossibilità di concepire un bambino? Non può che lanciarsi con entusiasmo in quella che il mondo intero definisce la più grande esperienza della vita. Per nove mesi Deborah coltiva le più rosee aspettative, annota sogni e bisogni sulla sua stramba agenda in finto coccodrillo e cede al richiamo della temibile Sindrome del Mulino Bianco. Ma ecco il fatidico momento del ritorno a casa dall’ospedale, quando, turbata da inaspettate sensazioni, digita su Google le parole chiave «maternità + pianto incontrollato + avrei voluto non essere mai nata + non pensavo che la vita fosse così di merda» e scopre di soffrire di Dpp, depressione post-parto. Incapace di provare sentimenti per sua figlia e terrorizzata all’idea di non essere mamma nel Dna, Deborah si ritroverà alle prese con un viscido serpentello – proiezione mentale del suo malessere – che le strapazzerà i neuroni mostrandole un lato oscuro della maternità fatto di angosce e paure. Verrà soccorsa dal suo angelo custode – la forza di volontà – che riuscirà a spingerla a un efficace contrattacco. Dopo impervie riflessioni, faticose conquiste dei ritmi quotidiani, melodrammatiche ma benefiche sedute terapeutiche con uno stoico quanto misterioso maestro di yoga, contorsionismi purificatori e la scoperta del mondo delle mamme online, Deborah sperimenterà nuove dimensioni e prospettive di questa irripetibile dis(avventura), ma soprattutto capirà, grazie a una bizzarra catarsi, che anche lei di materno ha molto più del latte.

L’autrice
- Deborah Papisca, laureata in Lingue, lavora all’Ufficio Stampa della Provincia di Pesaro e Urbino. Notata in rete da «Grazia», dopo aver aperto un blog per gioco, è stata ospite della rivista per una settimana. Ha collaborato con www.nostrofiglio.it. Ora gestisce assieme a tre mamme il blog www.oasidellemamme.it. È sposata con Carlo ed è mamma di Camilla.

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