Racconto di Natale. Lo zio Eugenio che regalava libri

il 17/12/2012 - Redazione

Da quando era morto lo zio Eugenio il Natale in casa nostra aveva perso un notevole tocco di eccentricità. A parte le circostanze straordinarie di matrimoni e funerali, la ricorrenza natalizia costituiva l’unica occasione in cui egli si concedeva ai parenti. Alle 20,20 giungeva puntualissimo per la cena della vigilia a casa della nonna. Ancora sul pianerottolo, con artefatta bonomia ripeteva: bon Noel… joyeux Noel (i francesismi erano una sua fissa); percorreva il corridoio perfettamente sincrono con gli scricchiolii del parquet, sbottonava il casentino arancio come un vescovo sgancia il piviale e andava dritto all’albero a deporre i suoi pacchetti verso i quali noi ragazzi mostravamo fin da subito un rassegnato disinteresse. Perché zio Eugenio regalava a tutti soltanto libri. Con i libri – diceva – tu non doni un oggetto, ma un mondo intero.

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